Sembra che i fischi del San Paolo contro il Napoli alla fine del primo tempo abbiano fatto effetto sugli azzurri, che vincono sul Cesena per 3 a 2.

Nonostante il pareggio conquistato dal Cesena allo scoccar della fine del primo tempo, gli azzurri, appena scesi in campo, segnano il terzo gol del vantaggio.

Gol di Mertens che riceve un bel passaggio filtrante in area che taglia la difesa in due. Il tiro seguente termina in rete all'angolino basso di destra.

Eppure, sembra essere un Napoli affannato quello di stasera contro un Cesena, che ottimista cerca di rimontare e conquistare almeno un pareggio, sebbene sia l'ultima della classe.

Ottimismo che pullula anche dalle parole di Franco Brienza, calciatore del Cesena, che così commenta il primo tempo:"Ci teniamo a far bene nonostante la retrocessione, dobbiamo onorare la maglia e farlo in uno stadio del genere contro una grande squadra regala tanti stimoli".

Brienza, che al 63' per poco non segna su un cross arrivato in area. Dopo un bel controllo, ha calciato rasoterra all'angolino di sinistra.

Il portiere del Napoli, Mariano Andujar, si è dovuto superare per tenere la palla fuori dalla porta.

Al 66esimo, l'attaccante, Manolo Gabbiadini, autore del secondo gol, sebbene sia stato scelto da Benitez come sostituto di Higuain, è soggetto al cambio proprio con El Pipita.

Pochi minuti dopo, la palla rimbalza a Dries Mertens e il suo tiro dal limite termina di poco largo oltre il palo destro.

Azione, che avrebbe potuto portare gli azzurri a un vantaggio di 4 a 2.

Nota stonata del match, per quanto riguarda gli azzurri, è la zona difesa: quasi inesistente, tanto da regalare spazi vuoti agli avversari.

Tuttavia, il secondo tempo, a partire dall'80esimo ha visto un Napoli gestore assoluto del match. I giocatori si passano il pallone e mostrano davvero una grande intesa tra loro.

Gli ammoniti del match, segnalati dall'arbitro Irrati, sono: Volta, Ghoulam, Capelli e Koulibaly.

Dopo questa gara col Cesena, sarà la volta del match con la capolista fresca di scudetto, la Juventus finalista in Champions League di Massimiliano Allegri.