La vision dell’avvocato Massimo Malvestio sulla realtà delle municipalizzate a quasi cinque anni dall’approvazione della legge Madia: l’intervista a “Venezie Post”

Economia postato da articolinews || 2 anni fa

La realtà delle società a controllo pubblico a quasi cinque anni dall'approvazione della legge Madia: il punto dell'avvocato Massimo Malvestio nell'intervista del 1° giugno a "Venezie Post". Massimo Malvestio: le municipalizzate piacciono ai partiti, a tutti i partiti. La legge Madia a quasi cinque anni dall'approvazione: "Una prima formale applicazione c'è stata, un po' di società, per lo più del tutto marginali, sono state chiuse. Ci si è poi resi conto che le società a partecipazione pubblica piacciono a tutti. Piacciono ai partiti, a tutti i partiti". E oggi la realtà che emerge denota "una legge che gli enti pubblici e i partiti sembrano più impegnati ad aggirare che ad applicare": lo sostiene Massimo Malvestio nell'intervista pubblicata da "Venezie Post" lo scorso 1° giugno a pochi giorni dalla sentenza di condanna per Asco Holding. La società "nei fatti governata dalla Lega" deve pagare circa 10 milioni di euro ai Comuni per aver attribuito un valore inferiore alle loro quote: un'ulteriore sconfitta per la holding che per Plavisgas, il nucleo di azionisti privati di cui l'avvocato è "socio e ispiratore", si traduce in un'ennesima vittoria. La vicenda di Asco Holding, secondo Massimo Malvestio, dimostra come i partiti non siano intenzionati a mollare la presa sulle municipalizzate: "Appena un partito arriva in giunta, comincia a mostrare un apprezzamento del tutto nuovo per le partecipate dell'ente. Mano a mano poi che familiarizzano con la gestione, l'attaccamento diventa morboso. Anche i giudici, compresi quelli contabili, hanno dato prova di essere spesso molto comprensivi verso queste strutture". Non solo: "Adesso siamo in una nuova fase: non solo le società buone non sono state vendute ma è ripresa l'espansione. Asco Holding sta comprando azioni Ascopiave. Lo stesso sta accadendo in Iren. Torino e Genova stanno comprando e pagano persino premi sul prezzo di mercato. È vero che Iren è quotata e quindi la partecipazione diretta è legittima, ma non mi pare proprio che la legge Madia legittimasse la ri-espansione. I Comuni piangono il morto dicendo che non hanno denari per l'ordinaria amministrazione, ma hanno denari per comprare azioni in borsa. Questa è la realtà". Massimo Malvestio: le società a partecipazione pubblica erano nate con un altro scopo. Le società a controllo pubblico dovrebbero avere come scopo quello di garantire servizi o investimenti che i privati non trovano conveniente fare, ma che sono fondamentali per lo sviluppo di una comunità. Invece il fine oggi sembra essere un altro: distribuire dividendi ai Comuni e occupare posti nei CdA da parte delle seconde file dei partiti. "È esattamente così", evidenzia l'avvocato Massimo Malvestio nell'intervista: "Di fatto è molto più facile alzare una tariffa che imporre un'imposta. I partiti hanno capito che con la gestione delle tariffe, e di un enorme patrimonio che già esiste, si possono ottenere grandi entrate per gli enti senza che nessuno protesti. Anzi: la narrazione è che gli utili sono l'effetto dell'opera di grandi manager". Su questo punto l'avvocato, oggi a Malta dove opera come Presidente di Praude Asset Management Ltd, sottolinea come "a onor del vero" ci siano "società pubbliche dove i manager potrebbero essere stati scelti da qualsiasi privato" mentre "in altri casi invece il limite della decenza è superato di slancio". Dunque "non vedo niente di male nel fatto che, in società pubbliche, i manager siano di fiducia delle forze politiche": per Massimo Malvestio "il problema è che ci sono partecipate dove il presidente ha come tratto saliente del curriculum l'avere fatto tanti anni l'autista al segretario del partito". In alternativa a privatizzazioni e controllo dei partiti, la Madia si riconferma quindi secondo l'avvocato "un'ottima legge". Basterebbe guardare a quanto accade in Veneto: "Gli acquedotti hanno ancora perdite d'acqua enormi, con tubazioni vecchie di molti decenni, il Sistema ferroviario regionale è stato accantonato perché costa, si sono fatti project con costi finanziari elevatissimi: servizi dove servono investimenti ce ne sono quanti si vuole, ma comportano impegno di mente, strategia, ritorni a lungo termine... Molto più comodo gestire monopoli e grandi patrimoni accumulati da gente che aveva impegno di mente e strategia".

Fonte: https://webpressvalue.com/2021/06/16/massimo-malvestio-le-municipalizzate-tra-partiti-e-privatizzazioni-intervista-allavvocato/