E’ conosciuta come la “Little England” dei Caraibi perché, tra tutte le isole delle Antille, è sicuramente quella che ha maggiormente fatto sue culture e costumi della madrepatria. E’ un’isola di...

Turismo postato da DreamBlog || 13 anni fa

E’ conosciuta come la “Little England” dei Caraibi perché, tra tutte le isole delle Antille, è sicuramente quella che ha maggiormente fatto sue culture e costumi della madrepatria. E’ un’isola di contrasti: il suo fascino deriva da più elementi, che in parte provengono dal “vecchio mondo”, in parte dal nuovo e la cui convivenza ha creato negli anni armonia ed unicità.

Questa è anche un’isola in cui la musica regna sovrana e scandisce il tempo della vita locale, in cui ilrhum è la prima bevanda nazionale e la cucina è sapientemente speziata e piccante, come nella migliore tradizione caraibica.

Il Dream Blog oggi è ai Caraibi, nell’arcipelago delle Antille e più precisamente a Barbados.

Barbados è l’isola più a est dei Caraibi; caratterizzata da un territorio prevalentemente calcareo, misura poco più di 267 km in lunghezza e 22 km in larghezza. Vanta una popolazione di circa 270.000 abitanti e la capitale è Bridgetown. E’ caratterizzata da un territorio prevalentemente pianeggiante, con un’unica eccezione costituita dal monte Hillaby, alto circa 1089 metri. L’isola gode di temperature invidiabili: raramente infatti scende sotto i 23 gradi nei mesi invernali, da dicembre a marzo, e difficilmente supera i 30 in quelli estivi, da maggio a ottobre. La lingua ufficiale è l’inglese, parlata però in un simpatico e armonioso dialetto locale.

E’ l’isola con il più basso indice di criminalità dei Caraibi ed offre, nel contempo, un sacco di cose da fare: shopping, musei, corse di cavalli, chiese storiche, giardini tropicali, sole, mare e spiagge da capogiro. La popolazione è molto cordiale ed amichevole: il turismo qui rappresenta uno dei pilastri fondamentali dell’economia locale.

L’isola fu scoperta nel 1518 da navigatori spagnoli che, a causa del fogliame di una pianta locale, la chiamarono “Los Barbudos”. Nel 1605 vi fu il primo tentativo di conquista da parte degli Inglesi che nel 1627 ottennero il possesso definitivo di Barbados. Da allora l’isola rimase sotto il controllo britannico. Nel 1954 ottenne l’autogoverno interno: primo ministro fu eletto Sir Grantley H. Adams, leader del Partito Laburista, che nel 1958 divenne anche premier della Federazione delle Indie Occidentali Britanniche. Dopo lo smembramento di questa Federazione nel 1962, Barbados si avviò all’indipendenza, proclamata il 30 novembre 1966: da allora il potere è conteso fra il Partito Laburista di Barbados, più conservatore, e il Partito Laburista Democratico, con una connotazione più progressista. Nel 1994 era proprio quest’ultimo partito che riusciva a imporsi dopo due legislature dominate dagli avversari. Il nuovo Stato rimase membro del Commonwealth ed entrò, tra le altre cose, nell’ONU.

Nel tempo l’isola ed in particolare il distretto di St. James è divenuto meta tra le più apprezzate del jet set internazionale. Conosciuta come Platinum Coast, questa zona è particolarmente famosa per le sue residenze sfarzose, per i suoi resort di lusso e le bellissime spiagge incontaminate di sabbia candida, cinte da una ricca vegetazione selvaggia e bagnate da acque cristalline, caratterizzate dameravigliosi fondali digradanti.

Ma cosa fare a Barbados? Nonostante le ridotte dimensioni dell’isola le possibilità sono davvero numerose!

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Fonte: http://imblogger.altervista.org/2010/11/08/mar-dei-caraibi-piccole-antille-scalo-a-barbados/