Si stanno sviluppando a Milano le giornate di informazione che Borghi d'Europa promuove per presentare i territori che compongono la trama del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patro...

MANTENERE VIVE LE TRADIZIONI ALIMENTARI, INNOVANDO I SISTEMI DI PRODUZIONE: IL MOLINO PUSSINI nelle Valli del Natisone

Attualità postato da giorgino50 || 2 anni fa

Si stanno sviluppando a Milano le giornate di informazione che Borghi d'Europa promuove per presentare i territori che compongono la trama del progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocini : IAI-Iniziativa Adriatico Jonica ; Ente Friuli nel Mondo e Associazione per gli Italiani nel Mondo). Tra i percorsi "Il Friuli Venezia Giulia a Milano ( in collaborazione con l'Osteria della Stazione l'Originale di Gunnar Cautero ". Le Valli del Natisone sono state inserite negli itinerari, grazie anche al partenariato d'informazione con l'associazione Sapori nelle Valli . Ad Azzida, frazione del comune di San Pietro al Natisone, in una località ricca di acque, si trova l’antico Molino Pussini. Non fatevi però ingannare dall’aggettivo “antico” perché il Molino risale bensì al 1400 (e da fine ‘700 è di proprietà della famiglia Pussini), ma è attualmente modernissimo e la vecchia ruota idraulica di legno ha da tempo lasciato il posto ad una moderna turbina, collegata ad un generatore che permette di rendere quasi completamente autonomi gli impianti, compreso quello del confezionamento sotto vuoto. Il sig. Giuliano Pussini, attuale titolare del Mulino, considera particolarmente importante, infatti, la sostenibilità ambientale, come pure la assoluta salubrità dei propri prodotti (alcuni dei quali certificati privi di glutine, quindi ideali per i celiaci). I prodotti sono innanzi tutto farina di Mais, gialla e bianca, di questi tipi rispettivamente: Farina Semi-integrale, nella quale viene riportata parte della crusca. Farina Classica, priva di crusca Quella Gialla è utilizzata per polenta, per insaporire altre ricette (pane, grissini), biscotti ecc, mentre quella Bianca per accompagnare il pesce. Farina Bramata, priva di crusca; in essa è selezionata solo la parte più grossa della farina. L’uso è simile a quella Classica, ma viene scelta da chi predilige un maggiore corpo. Farina Fioretto, priva di crusca; in essa è selezionata solo la parte più fine della farina. Particolarmente indicata ai celiaci/intolleranti, viene utilizzata per impanature, biscotti e dolci in genere. Ed infine, per gli amici della Valtellina, Farina di Grano Saraceno, che si usa miscelata ad altre farine, per realizzare la polenta taragna; pizzoccheri. Quindi questo antico/modernissimo Molino è in grado di produrre farine secondo gli usi antichi, ma con tutte le garanzie di genuinità e di salubrità desiderate oggi: ad esempio si usano tipi omogenei di mais, scartando automaticamente i chicchi guasti, così da ridurre le tossine presenti nella farina finale e da garantire il passaggio del solo cereale scelto. Inoltre le farine sono confezionate sotto-vuoto, mantenendo tutte le sue qualità ed evitando la formazione delle larve che naturalmente si sviluppano nella farina di mais. Gianluigi Pagano