Quando si affida la propria salute ad un ospedale o un medico specialista, l’auspicio è quello di trovare la persona più preparata e capace. Ma oltre alle capacità delle persone, è indispensabile c...

Medicina e Salute postato da Marketingseo11 || 1 anno fa

Quando si affida la propria salute ad un ospedale o un medico specialista, l’auspicio è quello di trovare la persona più preparata e capace. Ma oltre alle capacità delle persone, è indispensabile che utilizzino strumenti adatti allo scopo. Nel settore medico sono tantissimi i materiali usati, e soprattutto devono essere all’avanguardia. Devono assicurare non solo alte prestazioni, ma anche essere sterilizzati o in grado di fermare virus e batteri; si chiedono elevati standard di qualità e sicurezza, sia per gli apparecchi sia per i dispositivi di protezione, del paziente e del personale sanitario, come indumenti monouso performanti in ogni contesto. Questo vale anche per i materiali utilizzati per la filtrazione dell’aria e dei liquidi. Se prendiamo il caso delle mascherine – chirurgiche o FFP2 - la capacità filtrante diventa un fattore fondamentale per evitare la diffusione di agenti patogeni. Tra i tanti materiali utilizzati nel settore medicale, ce n’è uno che riveste molta importanza poiché viene utilizzato in moltissime applicazioni. Si tratta del tessuto non tessuto settore medicale, un prodotto industriale che si chiama così proprio perché nella consistenza e all’aspetto si presenta simile ad un tessuto; tuttavia, viene ottenuto con procedimenti diversi dai metodi tradizionali di tessitura. Ne vedremo l’uso, in particolare, nella plasmaferesi o filtrazione del sangue. Tessuto non tessuto: i materiali Il tessuto non tessuto (tnt) nel settore medicale viene prodotto con diversi materiali sintetici come il polipropilene (PP) e il poliestere (PE). Il TnT può garantire differenti gradi di filtrazione di aria e liquidi, per questo in commercio ve ne sono di vari tipi e spessori, in grado di coprire le esigenze più diverse: nel settore medicale si utilizza, di solito, il TnT meltblown, con ottima capacità filtrante, insieme al TnT prodotto con tecnologia spunbond, più resistente ma meno adatto al filtraggio. Nella delicata plasmaferesi le capacità di microfiltraggio sono fondamentali come vedremo nel paragrafo successivo. Cosa è la plasmaferesi Cominciamo col dire che alcune patologie del corpo umano, sia acute (cioè destinate si spera ad essere risolte), sia croniche, costringono i pazienti ad un “lavaggio” del sangue per eliminare impurità ed evitare che le proteine o anticorpi che provocano la malattia, presenti nel sangue, mettano a repentaglio la salute del paziente. La plasmaferesi, più nello specifico, è la procedura medica in cui con la centrifugazione o la filtrazione, la parte cellulare del sangue è separata dal plasma. Quando una componente del sangue è riconosciuta come nociva, va eliminata in modo selettivo, sostituita da una componente di plasma presa da un donatore in buona salute. Ecco perché si hanno sia plasmaferesi donativa sia plasmaferesi terapeutica. La prima permette, tramite donatori volontari, di creare sacche di plasma che saranno utilizzate in caso di bisogno per vari pazienti in ospedale. La seconda aiuta i pazienti con patologie croniche che, ad esempio, costringono ad un periodico “lavaggio” del sangue a riavere il proprio “sangue” depurato dalle proteine che provocano la malattia grazie al plasma dei donatori. Il tessuto non tessuto settore medicale si è rivelato utilissimo nelle operazioni di filtraggio del sangue anche in questo ambito.

Fonte: https://nowotec.it/materiali-per-la-filtrazione-di-aria-e-liquidi-nellambito-medicale/