In diverse culture c’è una superstizione molto particolare, che nel tempo si è persa ma resiste soprattutto nei centri più piccoli e legati alle tradizioni

Le origini del Capodanno

Eventi postato da lparmy || 8 anni fa

Non solo fu un grande legislatore e condottiero: Giulio Cesare inventò anche il Capodanno a Roma. Fu lui, infatti, che nel 46 a.C. – due anni prima di essere tradito e ucciso dal suo stesso figliastro Bruto – varò il nuovo calendario, che non a caso passò alla Storia come “giuliano” e stabiliva l’inizio del nuovo anno il 1° gennaio. E’ per questo che da oltre duemila anni i romani vivono l’ultima notte dell’anno, il 31 dicembre, con grande trasporto, prima sotto forma di festa pagana e poi – con l’avvento del Cristianesimo e la sua istituzionalizzazione grazie all’Imperatore Costantino – come festa religiosa, con il primo giorno dell’anno dedicato a Maria Madre di Dio. 

La tradizione degli Antichi Romani

Il 1° gennaio, in epoca antica, era un giorno dedicato agli amici e alla buona sorte. Infatti si usava invitare gente a casa – soprattutto chi apparteneva alle classi sociali più abbienti – e scambiarsi doni di tipo alimentare come miele, datteri e fichi, prodotti tipicamente mediterranei provenienti dalle provincie più calde, tutti contenuti all’interno di un vaso bianco. Ma a rendere tipico il Capodanno a Roma duemila anni fa erano le “strenne”. Oggi come oggi noi le identifichiamo nei regali – ma il termine è ormai caduto in disuso – ma un tempo la “strenna” era un ramoscello d’alloro, che rappresentava un augurio di buona sorte e felicità. Il nome deriva con ogni probabilità dalla Dea Strenia, di origine sabina, alla quale era dedicato un boschetto nel quale i romani erano soliti recarsi per procurarsi l’alloro da regalare ad amici e parenti. Un’usanza simile la ritroviamo nel periodo precedente la Pasqua, ovvero durante la Domenica delle Palme, quando in chiesa ci si scambiano ramoscelli d’ulivo in segno di Pace. 

Occhio a chi incontrate…

In diverse culture c’è una superstizione molto particolare, che nel tempo si è persa ma resiste soprattutto nei centri più piccoli e legati alle tradizioni: è importante far caso alla prima persona che si incontra per strada subito dopo lo scoccare della mezzanotte. Infatti sarà un meraviglioso e fortunato anno nuovo se vi imbatterete in un anziano, perché vi allungherà la vita. Ma ancor meglio se sul cammino post-brindisi incrocerete un…. Gobbo! Sì, perché le persone con questa particolare malformazione fisica sono da sempre considerate portatrici di buon augurio. Se poi vi siete fatti una scorpacciata di lenticchie, allora il nuovo anno per voi sarà anche molto ricco!