Le c.d. "malattie esantematiche" sono malattie infettive contraddistinte dalla manifestazione di uno sfogo epiteliale prevalentemente diffuso a tipo maculoso (macchie di modeste dimensioni sulla cu...

Le malattie esantematiche

Medicina e Salute postato da guidamedicina || 11 anni fa

Le c.d. "malattie esantematiche" sono malattie infettive contraddistinte dalla manifestazione di uno sfogo epiteliale prevalentemente diffuso a tipo maculoso (macchie di modeste dimensioni sulla cute), papuloso (cioè una sorta di risalto sodo e rotondo della pelle) e/o vescicoloso. Normalmente, non riverberano nessun pericolo particolare. Oltre alla manifestazione di macchioline di pigmentazione rossa caratteristicamente pruriginose, si possono mostrare ulteriori sintomi associati, per esempio tosse, mal di gola e ipertermia più o meno alta. Questa situazione non dura per più di una settimana e va via con un conveniente trattamento a base di farmaci su sorveglianza del pediatra. Queste malattie colpiscono innanzitutto i bambini, anche perché essi non hanno sviluppato debitamente le difese immunitarie, e in quanto si tratta di malattie molto contagiose. La diffusione è agevolata dal tempo d'incubazione di queste patologie, un periodo di latenza tra l'avvenuta contaminazione e la manifestazione dei sintomi. Le piccole collettività, per esempio gli asili e la scuola, sono il posto in cui si diffondono particolarmente le più comuni patologie esantematiche (morbillo, rosolia, scarlattina, varicella, pertosse ed orecchioni), oltre a tutta una successione di patologie tipiche dell'infanzia come, ad esempio, la diarrea infantile. Per certi versi è anche un fattore favorevole: queste malattie tipiche dell'infanzia, invero, se prese in età adulta sono invece alquanto più serie e pericolose per la salute. Una di queste patologie, la rosolia, è particolarmente rischiosa per le donne in stato di gestazione, in quanto può dare malformazioni al nascituro (rosolia congenita). La trasmissione di queste malattie succede assai facilmente, considerato che gli agenti patogeni che le provocano si diffondono per via aerea (dai colpi di tosse agli starnuti) e sono alquanto resistenti nell'aria e in ambiente avverso. Il periodo primaverile è quello in cui si verificano il maggior numero di contagi: generalmente, se un alunno ne viene afflitto, ben presto tutta la scuola si ammala, nel volgere di una settimana o, al massimo, di dieci giorni.