Le elezioni dell’India presentano dati numerici enormi: gli elettori complessivi dei 29 stati di cui è composto il paese sono 900 milioni (dei quali 84 miioni andranno al voto per la prima volta),...

Estero postato da monitoreinter || 5 anni fa

Le elezioni dell’India presentano dati numerici enormi: gli elettori complessivi dei 29 stati di cui è composto il paese sono 900 milioni (dei quali 84 miioni andranno al voto per la prima volta), il che significa la più grande democrazia del mondo, di cui 300 milioni sono analfabeti, gli altri paralno ventidue lingue differenti più una varietà di dialetti che dovrebbero essere diverse migliaia, undici milioni di volontari, che devono assicurare lo svolgimento delle operazioni elettorali insieme ad uno spiegamento di forza pubblica, la vastità del territorio, che copre ambienti naturali e climi molto differenti, la presenza di una legge che deve garantire a tutti chela distanza minima dal seggio elettorale sia entro i due chilometri ed, inifine, il costo totale stimato i n, circa, sei miliardi di euro. Anche le fasi in cui si articolano le elezioni sono un processo complesso, composto di sette passaggi, che si concluderanno con lo scrutinio finale del 23 maggio. Il paese indiano proviene da cinque anni governati dal partito nazionalista , che sono stati caratterizzati da una serie di mancati obiettivi, rispetto alle promesse elettorali. Certamente la congiuntura economica negativa, che ha determinato, ad esempio, il calo dei prezzi delle materie prime ela conseguente crisi agricola,  ha influenzato i risultati del programma di governo, a cui viene imputata anche la perdita di ben undici milioni di posti di lavoro complessivi nel paese. Ai conservatori, la maggioranza uscente, viene anche contestata l’eccessiva ingerenza nelle istituzioni pubbliche, come la Corte suprema e la banca federale, segnale di un abbassamento del livello democratico. Sul piano dei diritti il dato del forte aumento degli attacchi verso le persone di religione musulmana, rappresenta un arretramento, così come la scarsa attenzione alle minoranze; l’azione del governo uscente è stata caratterizzata da una minore tolleranza, un fattore apertamente in contrasto con la tradizione del paese . Il governo può, però vantare una crescita economica di circa il 7,5%, il programma a favore delle famiglie povere nel tema della sanità e riforme legislative sulla tassazione. I sondaggi più recenti danno la maggioranza uscente in difficoltà, tuttavia l’attendibilità di queste rilevazioni non garantisce margini di affidabilità sufficienti a caussa della grande frammentazione del tessuto sociale del paese, anche se nelle elezioni regionali effettuate nel 2018 il partito di opposizione ha vinto in tre stati considerati cruciali. Il partito Conservatore ha terminato ils uomandato con un segnale nazionalista inequivocabile lanciando un prgetto spaziale dai costi contenuti, ma dai significati rilevanti. Ad aiutare la risalita nei sondaggi c’è stato il confronto con il Pakistan, che ha portato l’interesse degli elettori sul piano internazionale di gestione forse più facile rispetto a quello interno, e, comunque, capace di prendere l’attenzione di quella parte di elettorato delusa dai risultati economici, ma sensibile al nazionalismo ed alla rilevanza internazionale del paese indiano.

Fonte: https://monitoreinternazionale.blogspot.com/2019/04/le-elezioni-in-india.html