In un cinema di Monza vengono proiettati gli annunci di pubblica utilità tratti dalla “Via della Felicità” prima della proiezione dei film.

La “Via della Felicità” in un cinema a Monza

Cultura e Società postato da comunicatifirenze || 4 anni fa

La Via della Felicità è il primo codice morale basato interamente sul buon senso. La prima pubblicazione risale al 1981, e lo scopo è di arrestare il declino morale nella società e ripristinare integrità e fiducia nell’Uomo. La Via della Felicità inoltre detiene un record del Guinness dei Primati quale libro secolare più tradotto al mondo. Scritto da L. Ron Hubbard, fondatore della Chiesa di Scientology, riempie il vuoto morale in una società sempre più materialista, con 21 precetti fondamentali che guidano una persona ad un miglior tenore di vita.

La versione video del libro, della durata di due ore, prodotta dalla Chiesa di Scientology presso Golden Era Productions (il suo studio cinematografico che ha sede nella California del Sud) è disponibile su DVD in inglese e in altre 15 lingue. Il DVD contiene 21 “Annunci di pubblica utilità”, brevi filmati che illustrano ogni precetto del libro. Il DVD è stato messo a disposizione in più di 86.000 scuole e biblioteche pubbliche nazionali e universitarie in tutto il mondo.

Il cinema è un linguaggio universale, quindi quale modo migliore per raggiungere il pubblico con i 21 annunci di pubblica utilità della Via della Felicità se non al cinema della zona? Questo è proprio quello che il direttore di un cinema multisala a Monza, in Italia, ha deciso di fare quando ha ricevuto il DVD La Via della Felicità dalla filiale locale. Gli spot, che vengono mostrati prima di ogni film, catturano l'attenzione del pubblico significativamente di più dei tipici annunci pubblicitari. "Gli annunci sono molto utili dato che fanno crescere la consapevolezza delle persone", spiega il direttore. "Per esempio, l'immondizia che di solito rimane nella sala dopo il film è diminuita notevolmente, gli spettatori ora lasciano l'area più pulita di quando sono venuti. Quindi posso dire che gli avventori del nostro cinema e l'ambiente stesso hanno beneficiato da questi precetti."