Le particelle chimiche intossicanti contenute nella marijuana possono rimanere nel corpo per molto tempo dopo che si è smesso di usare la droga.

Attualità postato da Stefano Lunardini || 2 anni fa

LA MARIJUANA CREA DIPENDENZA Nonostante quello che potresti sentire in giro, la marijuana crea dipendenza. Circa un fumatore di marijuana su nove ne diventa dipendente. Quando una persona inizia ad abusare di questa droga durante l'adolescenza, ha una possibilità su sei di diventarne dipendente. Cosa significa essere dipendenti della marijuana? Significa sviluppare una tolleranza alla droga, per cui bisogna consumarne una quantità sempre maggiore per provare lo stesso effetto, significa anche che ci si sente forzati ad usare marijuana nonostante i danni che crea nella propria vita ed anche se si soffrono desideri ossessivi e sintomi di astinenza se solo si prova a smettere. I sintomi di astinenza della marijuana includono: irritabilità, insonnia, ansia, incubi, rabbia, emozioni altalenanti, mal di testa, depressione e perdita di appetito. IL THC RIMANE NEL CORPO Le particelle chimiche intossicanti contenute nella marijuana possono rimanere nel corpo per molto tempo dopo che si è smesso di usare la droga. II THC si disciolve nel grasso, viene attratto fino ai tessuti adiposi del corpo. Questo rende più difficile per il corpo eliminare tutte le tracce del THC tossico, quindi i residui della droga rimangono all'interno del grasso per un tempo indefinito. La ricerca ha mostrato, dopo che il THC si immagazzina nelle cellule di grasso, la mancanza di cibo o lo stress può causare la decomposizione di queste cellule grasse che rilasciano misurabili quantità di THC nel flusso sanguigno. Perciò, i molti effetti della marijuana possono affliggere una persona per anni e rendere in questo modo difficoltoso un pensiero chiaro e brillante, oltre alla capacità di apprendimento. Noi volontari “Mondo Libero Dalla Droga” combattiamo affinché queste droghe e tutte le altre debbano scomparire dalla faccia della terra ed aiutare i giovani a capire che queste sostanze non portano soluzioni ai loro problemi ma li amplificano una volta terminato l'effetto con un problema in più sull'esistenza del malcapitato e di chi gli sta accanto. L'umanitario L. Ron Hubbard scriveva: “si è constatato che il tossicodipendente non vuole essere tale ma vi è spinto dal dolore e dalla mancanza di speranza presente nel proprio ambiente”. Spinti da queste parole vogliamo che la nostra prevenzione arrivi prima che gli spacciatori si avvicinano ai giovani, ignari di come il loro futuro andrà a finire usando sostanze stupefacenti . Tutte le informazioni e materiali gratuiti si possono trovare sul sito: https://www.noalladroga.it L'associazione di prevenzione alle droghe rilascia le conferenze gratuite in tutt'Italia alle scuole, associazioni, parrocchie. Per info: info@diconoalladroga.org

Fonte: https://www.noalladroga.it/