Le decisioni della Bank of England si mescolano con le prospettive sulla sterlina e quelle riguardo alla Brexit. Giovedì l'istituto centrale britannico ha deciso di non toccare la propria politica...

Inflazione GB, l'aumento puà derivare da una sterlina debole

Finanza postato da serpentediterra || 6 anni fa

Le decisioni della Bank of England si mescolano con le prospettive sulla sterlina e quelle riguardo alla Brexit. Giovedì l'istituto centrale britannico ha deciso di non toccare la propria politica monetaria, lasciando immutato sia il tasso di interesse (al livello più basso di sempre) sia il piano di acquisto titoli. Il costo del denaro resta quindi allo 0,25%, mentre l’obiettivo del programma di quantitative easing resta pari a 435 miliardi di sterline.

I mercati non sono stati affatto sorpresi da questa mossa. Anzi è andato tutto secondo le previsioni. Tant'è che sul mercato valutario la divisa britannica ha fatto solo un po' su e giù, ma senza grossi scossoni. Al massimo abbiamo visto la formazione di qualche candela doji trading forex. Nei riguardi dell'euro però ha varcato l'importante soglia psicologica di 0,90, che è l'aspetto più importante.
Va inoltre sottolineato che nel giro di due giorni è cambiato molto a livello di cross GBP/USD, che ha perso circa 240 pips per l'effetto successivo prima della BoE e nella giornata di venerdì dei dati sui Non Farm Payrolls ameicani. Lo abbiamo visto sulla piattaforma del broker plus500 è affidabile e sicuro.

La sterlina puà spingere l'inflazione

Tornando al discorso riguardo la banca centrale britannica, va precisato che essa ha tagliato le previsioni di crescita per quest’anno. sono infatti state portate all’1,7% dall’1,9%. I banchieri hanno espresso preoccupazione per la crescita della spesa dei consumatori, che al momento è ancora poco decisa per poter spingere la crescita verso ritmo maggiori.

In più c'è il discorso relativo alla Brexit che continua a preoccupare. Quale sarà l'esito dei negoziati è ancora incerto e i livelli d’investimento dovrebbero diminuire sulla scia di questi timori. Tutto ciò potrebbe spingere ulteriormente al ribasso il valore della sterlina, ragion per cui dovremmo assistere ad un rialzo dell’inflazione verso il 3%. Questo potrebbe concretizzarsi già in autunno. Le previsioni sui prezzi per il 2018 sono state riviste al rialzo, al 2,5% dal 2,4% da parte della Bank of England. Dopo il 2019 si prevede che i prezzi al consumo supereranno il target fissato della BoE. Da questo dovrebbe scattare un rialzo del tasso di interesse.