Sabato 5 dicembre 2015 alle ore 18,00, Teresa Tringali e Felicia Cataldi presentano Il Tarlo e la Quercia. Strategie di cura del pedofilo, presso la Casa del Libro Rosario Mascali, Via della Maestr...

Italia postato da ariannaci || 8 anni fa

Sabato 5 dicembre 2015 alle ore 18,00, Teresa Tringali e Felicia Cataldi presentano Il Tarlo e la Quercia. Strategie di cura del pedofilo, presso la Casa del Libro Rosario Mascali, Via della Maestranza 20/22 – Siracusa.
Alla presentazione interverranno il dott. Andrea Migneco, magistrato componente ufficio GIP GUP Tribunale di Siracusa e la dott.ssa Paola Iacono, neuropsichiatra infantile, direttore f.f. N.P.I.A. asp Siracusa.

Il libro nasce da un’esperienza concreta ed ha l’obiettivo, rivolgendosi a tutti e quindi non solo al lettore professionalmente interessato a questa tematica, di affrontare ed analizzare in modo innovativo, una delle più controverse e spinose problematiche che l’umanità si è trovata a fronteggiare: la pedofilia.
Il testo si cala nella profondità più celata ed oscura del pedofilo rispondendo all’interrogativo più grande che la collettività si pone di fronte a comportamenti così spregevoli, ovvero cosa possa spingere un adulto a provare interesse sessuale nei confronti di un minore.
Perché il tarlo e la quercia? Il pedofilo rimanda all’immagine della quercia, albero dalla struttura nodosa, pesante e dura, per la corazza impenetrabile che si è costruito nel tempo.Le sue fantasie devianti sul minore, il desiderio martellante di sopraffazione, richiamano l’azione corrosiva del tarlo. Ma attraverso la terapia un nuovo tarlo si insinua: il rimorso, la vergogna, l’immedesimazione nell’altro, la coscienza.
Il libro è la descrizione di un processo di cambiamento, attraverso la riflessione retrospettiva dei suoi protagonisti. Questi, divenuti consapevoli della loro devianza e del bisogno di aiuto, si sono messi a nudo, hanno scavato nella loro interiorità, per comprendere e far comprendere i propri meccanismi mentali, a vantaggio della ricerca e della possibilità di cura.

Fonte: http://blog.edizioni-psiconline.it/2015/12/01/5573/