La cremazione è una delle pratiche inerenti la sepoltura dei corpi. Può essere richiesta espressamente dalla famiglia o dal defunto tramite testamento e il prezzo della cremazione varia da Comune a Comune. Inoltre, ci sono delle leggi riguardo questa materia (approvate circa venti anni fa, primi Anni Novanta), ultima la 130 del 2000 sulla dispersioni delle ceneri. La cremazione è una pratica molto datata nel tempo se si pensa che era utilizzata dagli antichi ed aveva una grande valenza spirituale, tanto che si aveva molto rispetto per l’intero rito funebre.

Cremazione: le diverse tipologie 
Esistono diverse tipologie di cremazione. C’è quella immediata, effettuata appena dopo il decesso e di cui si prende carico l’agenzia funebre contattata; c’è quella per disinteresse, effettuata per le salme che non hanno parenti fino al sesto grado; c’è quella obbligata, una pratica rara effettuata in presenza di gravi motivi sanitari che inducono a procedere per la cremazione. Infine, c’è anche la cremazione postuma, che come dice il termine viene effettuata dopo un certo lasso di tempo. Le leggi in materia sulla cremazione parlano di una concessione a questa pratica in presenza di un testamento da parte del defunto o di un’adesione a un’associazione per la cremazione.

Quanto costa la cremazione a Roma? 
Il costo della cremazione dipende da quale Comune saranno destinate le ceneri del defunto. A Roma ci sono due variabili da considerare: la residenza del defunto e la presenza o meno di un’urna privata. A seconda di queste variabili si parte da 500 euro circa per arrivare anche a 800 euro. Si parla di cremazione anche riguardo l’estumulazione, ossia quando scade il loculo (durata trenta anni) e se non si procede all’acquisto dello stesso si va avanti con questa pratica. Dopo l’estumulazione, il costo della cremazione dei resti, sempre riferito alla Capitale, è superiore ai 600 euro; nel complesso per la cremazione, ci sono i costi sulla pratica cimiteriale, la marca da bollo e le tasse.