Stefano Mosca è autore della fiaba Il palloncino verde-Edizioni Psiconline da pochi giorni in tutte le librerie, una storia che attraverso la metafora, vuol dare speranza a chi crede di non averne...

Italia postato da ariannaci || 7 anni fa

Stefano Mosca è autore della fiaba Il palloncino verde-Edizioni Psiconline da pochi giorni in tutte le librerie, una storia che attraverso la metafora, vuol dare speranza a chi crede di non averne più.
Il piccolo Luca precipita in un pozzo. Avvolto dall'oscurità, egli vivrà disavventure surreali, circondato da malefiche creature della notte, confondendo realtà e illusione.
La speranza di potersi salvare è nascosta in un palloncino verde. Luca inizierà così, un percorso per la sua conquista.

Chi è Luca, qual è il significato del palloncino verde e quali riflessioni induce nel lettore? Sono soltanto alcune delle domande che abbiamo rivolto a Stefano Mosca, autore del libro e delle bellissime illustrazioni che arricchiscono il volume che saranno esposte il 7 aprile a Caserta. (L'intervista completa è sul Blog di Edizioni Psiconline)

D. Quando ha ideato il palloncino verde?
R. Ho iniziato a scrivere la storia qualche anno fa, subito dopo Le ali di Christina, poi ho lasciato la storia in un angolo, come spesso accade, per poi riprenderla e portarla a termine.

D. Chi è Luca e chi rappresenta?
R. Luca è il bambino protagonista della storia e rappresenta un po’ tutti coloro che conservano dentro di sé il bambino di un tempo.

D. Qual è il significato del "palloncino verde"?
R. Il palloncino verde è l’immagine dell’infanzia passata che vive ancora dentro di noi. La ricerca del proprio palloncino verde mette in evidenza il nostro cercare gli aspetti più semplici, sensibili della nostra personalità. Ma rappresenta anche la speranza, in un momento difficile, da rincorrere e tenersi stretti. Un palloncino che ci faccia volare e allontanare dai brutti momenti, dalle tragedie quotidiane, come perdere qualcuno a noi caro.

D. Quali riflessioni suscita la lettura de Il palloncino verde?
R. Come tutte le fiabe, ognuno trova il proprio significato, quello più giusto. Ho cercato di rappresentare un bambino tenero ma tenace, che fa di tutto per uscire da un tunnel di difficoltà interiori. Vorrei che si recuperasse il bambino che siamo stati, guardarlo negli occhi e tenerlo sempre dentro, vivido, perché guardare le difficoltà della vita dal punto di vista dei bambini è completamente diverso che farlo da adulti. I bambini hanno una grande forza, sensibilità e inconsapevolezza che noi abbiamo perso. Ho voluto raccontare una storia, attraverso la metafora, che dia speranza a chi crede di non averne più.

D. La libertà è un tema a lei caro, cosa è per lei la libertà?
R. La libertà è sempre presente, sia nella mie fiabe che nelle illustrazioni. Col tempo ho imparato che esistono tante forme di libertà, di essere, di apparire, di comunicare. Non riesco a dare una definizione precisa, forse perché non esiste, però credo che sentirsi liberi significhi avere la totale capacità di allontanarsi da qualcosa che ci fa male, che ci obbliga a essere diversi da come ci sentiamo. Alla fine del libro ho scritto “Fai spuntar le ali alla tua mente” che era il motto de Le ali di Christina e continua ad esserlo ancora oggi. Solo facendo spuntar le ali alla nostra mente riusciremo davvero ad aspirare alla libertà.

Fonte: http://www.edizioni-psiconline.it/blog/stefano-mosca-il-palloncino-verde-e-la-ricerca-della-liberta-1.html