Gran parte delle violenze domestiche sono commesse da chi abusa di alcool o di altre droghe, ma è anche vero che chi le subisce si rifugia a sua volta nell’alcool e nella droga.

Cultura e Società postato da comunicatifirenze || 2 anni fa

Una ricerca pubblicata di recente dall'Università del Michigan ha rivelato un fatto allarmante: 1 uomo su 5 negli Stati Uniti ammette di essere stato violento nei confronti della sua compagna in qualche occasione. Lo studio è stato condotto su un campione di popolazione rappresentativo della nazione nel suo insieme, puntando i riflettori su un aspetto inquietante delle relazioni domestiche nella società americana. È stato pubblicato sul Journal of the American Board of Family Medicine, che ha raccolto le risposte a un sondaggio fatto a circa 10.000 persone a livello nazionale. I dati di questo sondaggio sono stati particolarmente preziosi per i ricercatori dell'Università del Michigan, perché le domande includevano dettagli sulla violenza domestica e sulle caratteristiche dagli uomini che avevano perpetrato questo abuso. Uno degli obiettivi principali dello studio, oltre a misurare la frequenza della violenza domestica, era quello di accertare quali fattori avessero in comune gli autori degli abusi, nel tentativo di migliorare la capacità di individuare e prevenire abusi e violenze. È inoltre scoperto che l'abuso di sostanze è un importante fattore comune tra la maggior parte degli autori di violenza domestica. Era tuttavia già noto che l'abuso di sostanze fosse un fattore importante nelle situazioni di abuso domestico. Ad esempio, un rapporto del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti aveva rilevato che il 61% delle persone arrestate per violenza domestica soffre di un qualche tipo di disturbo da abuso di sostanze. Inoltre, il 50% degli omicidi domestici sono perpetrati da persone che stavano bevendo alcolici al momento dell'omicidio. Non solo l'abuso di sostanze rende più probabile che una persona commetta qualche tipo di abuso domestico, ma coloro che subiscono violenza domestica sono anche più inclini a iniziare a bere o a usare droghe per tollerare i traumi che hanno subito. In molti casi, entrambe le parti bevono troppo o fanno uso di droghe, intrappolando la coppia in un circolo vizioso di abusi. La violenza domestica e l'abuso di sostanze si alimentano a vicenda e si perpetuano. Qualunque delle due situazioni sia nata per prima, succede che chi commette abusi domestici si rivolge spesso a droghe o alcol per sfuggire alla vergogna e al rimpianto che prova per quello che ha fatto. Quindi, il fatto di essere ubriaco rende più probabile che la persona subisca ulteriori abusi e offre una scusa per spiegare perché non si è effettivamente responsabili della situazione. “Mondo Libero dalla Droga” è un’associazione internazionale che si batte per ottenere una società nel quale la droga, l’alcool e l’abuso di farmaci non costituiscano più una piaga sociale. I volontari dell’associazione credono che un giovane informato sui pericoli degli stupefacenti possa decidere, pensando con la propria testa, di stare alla larga da qualsiasi ambiente dove si faccia uso di droga o si abusi di alcool. Un ragazzo informato sulla droga molto difficilmente ne diverrà schiavo. Le attività di Mondo Libero dalla Droga consistono anche nell’andare nelle scuole e raccontare ai ragazzi la verità sulla droga: lezioni di due ore che includono video, dati scientifici, dati statistici e testimonianze. Un ragazzo informato sulla droga molto difficilmente ne diverrà schiavo. Anche da adulto, si rifiuterà di diventare un tossicodipendente di sostanze legali o illegali. Per maggiori informazioni, www.noalladroga.it La Chiesa di Scientology sostiene la campagna di “Un Mondo libero dalla Droga” fin dalla sua fondazione: la lotta all’abuso di sostanze stupefacenti è una delle principali campagne sociali della Chiesa. Il fondatore di Scientology, L. Ron Hubbard, ha affermato: “L'arma più efficace nella guerra contro la droga è l'educazione.” Giovanni Trambusti “Mondo Libero dalla Droga” Toscana

Fonte: https://www.noalladroga.it/