Cultura e Società postato da raimondorizzo || 8 anni fa
Eugene Lazowski era un medico polacco della seconda guerra mondiale. Un uomo come tanti: cattolico, una moglie, dei figli, un cane e un lavoro per la Croce Rossa nella città di Rozwadow (villaggio del sud-est polacco dove viveva una numerosa comunità ebraica). Aveva anche un amico, il dottor Stanisław Matulewicz, il quale fin dai tempi dell’Università, aveva scoperto che iniettando a una persona sana un “vaccino” di batteri ‘inattivi’, quella persona sarebbe risultata positiva al test del febbre tifoide senza sperimentarne né i sintomi né le mortali conseguenze. Così, semplicemente, maturano un piano per salvare dallo sterminio nazista una dozzina di villaggi nelle vicinanze di Rozwadów: ‘infettare’ più gente possibile, ebrei e non, di età e condizione sociale diversa, nel minor tempo possibile. Funziona! Il Terzo Reich mette in
Fonte: https://raimondorizzo.wordpress.com/2016/01/01/il-dottor-eugene-lazowski-e-la-falsa-epidemia-di-tifo-che-salvo-8000-ebrei-polacchi/