Cerchiamo di fornire una risposta a questa domanda, considerando che quando accade qualcosa del genere è quasi sempre foriero di problemi economici per l’azienda.

Lavoro postato da biomeglio || 1 anno fa

L’aspettativa dal lavoro è un diritto previsto dalla legge per i lavoratori che vogliono prendere una pausa dal proprio impiego per motivi personali o familiari. Ma quando è il datore di lavoro ha volerlo, può mettere in aspettativa il dipendente? Aspettativa richiesta dal Dipende L’aspettativa dal lavoro è una pausa temporanea dal lavoro con ‘conservazione’ del posto, solitamente richiesta dal dipendente per motivi personali o familiari come la cura di un parente malato, la maternità o paternità o delle eventualità più o meno gravi. Il dipendente continua a mantenere il suo posto di lavoro durante l’aspettativa, ma la sua retribuzione potrebbe essere ridotta o interrotta. L’aspettativa è un diritto del dipendente: accordi sindacali e leggi (53/2000) stabiliscono che è un diritto del dipendente e può essere richiesta per un massimo di 12 mesi consecutivi. Tuttavia, il datore di lavoro non è obbligato a concedere l’aspettativa se non ci sono motivi validi per farlo, ma normalmente ci si accorda. Aspettativa richiesta dal Datore di Lavoro Altra storia è invece la cosiddetta aspettativa richiesta dal Datore di Lavoro: proprio perché l’aspettativa comporta una riduzione dello stipendio fino ad un azzeramento con l’unica garanzia del mantenimento del posto di lavoro, di conseguenza, il datore di lavoro non può imporre l’aspettativa al dipendente. In situazioni di carenza di lavoro o di problemi temporanei dell’azienda, si ricorre infatti agli ammortizzatori sociali. Se questi ultimi non sono disponibili o sono esauriti, un accordo deve essere raggiunto per garantire la continuità del posto di lavoro del dipendente attraverso un periodo di aspettativa. In assenza di un accordo, la sospensione dal lavoro a titolo di “aspettativa” costituisce una violazione contrattuale, con conseguenti obblighi risarcitori previsti dall’art. 1453 del Codice Civile. Tali obblighi includono il pagamento della retribuzione e dei contributi come se la prestazione lavorativa fosse stata effettivamente resa.

Fonte: https://posizioniaperte.com/il-datore-di-lavoro-puo-mettere-in-aspettativa-il-dipendente/