mercoledì 30 dicembre 2020 La rete Borghi d'Europa sviluppa per il progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa adriatico-jonica,Forum Intergovernativo per la...

Il Cammino didattico di Gradnik

Attualità postato da giorgino50 || 3 anni fa

mercoledì 30 dicembre 2020 La rete Borghi d'Europa sviluppa per il progetto L'Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI-Iniziativa adriatico-jonica,Forum Intergovernativo per la cooperazione regionale nella regione adriatico-jonica), il Percorso Internazionale La Via della Letteratura e della Poesia. L'iniziativa si apre nel Comune di Brda, con Il Cammino didattico di Alojz Gradnik. Nel progetto del Comune di Brda »I sentieri di marcia per i fiori di ciliegio« ha trovato il suo posto anche il cammino didattico di Alojz Gradnik. Il viaggio conduce il visitatore tra le vigne e nel centro del villaggio Medana. Sul cammino vi accompagnano i versi del poeta che ci invitano fino alle scale invisibili. Queste ultime portano nella casa nativa del poeta, dove potete riposarvi, guardando l’eredita del poeta e leggendo la sua poesia. La parte naturalistica del Cammino di Alojz Gradnik offre al visitatore il sapere degli alberi tipici del Collio. Il luogo da cui si gode una bella vista è un avvenimento particolare, poiché propone la veduta dei 24 campanili del Collio e i monti distanti. Sul cammino possiamo ammirare il rapporto della gente del Collio con la natura, con la terra. Il cammino di Alojz Gradnik è ideale per i passeggiatori che nella natura desiderano rinforzare il proprio corpo e lo spirito. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Tempo richiesto: 1 ora Lunghezza del cammino: 3 km Descrizione del percorso: Inizio del percorso: monumento di Alojz Gradnik davanti il castello di Dobrovo Il poeta Alojz Gradnik ha fatto un particolare cammino verso il successo nella poesia slovena e le ha dato un enorme sigillo. la serie della sua raccolta rileva il suo grande amore pei i Collio nativo. Nelle canzoni amorose invece, subisce l’amore come un sentimento distruttivo che conduce alla morte. Allo stesso tempo, nelle canzoni amorose, riflette sul senso della vita umana, la quale è, a dire il vero, un solo esaurimento. Prima tappa: IL GELSO Al Collio coltivavano il gelso per i bachi da seta. L’albero è abituato alla siccità e anche al freddo. È ancora presente il gelso nelle nostre parti, però solo come albero ornamentale che offre l’ombra ideale nei mesi estivi. Seconda tappa: LA VITE La vite è presente in Europa già dall’Era mesozoica. Ai tempi dello Stato romano, la vite si ampliò al Collio dalla vicina Aquileia e da Cividale. Le varietà più conosciute sono la ribolla, il pinò bianco e grigio e merlò. Terza tappa: L’ULIVO È l’albero del Collio che cresceva nelle posizioni soleggiate tra le viti e sui pendii. Nell’inverno del 1929 gli ulivi gelarono. Hanno ricominciato a piantare l’ulivo qualche anno fa. L’olivo d’oliva è di ottima qualità. La Domenica delle palme è festeggiata con i rametti di ulivo. Quarta tappa: IL FICO Il fico è un albero mediterraneo, diffuso anche al Collio. L’albero è interessante per la doppia natalità annuale. Al Collio crescono: beli e črni medoni, belica, kamberji, bonke, … I fichi di vendemmia, maturati durante la vendemmia, venivano essiccati al sole e conservati nelle casse. Li vendevano nei giorni di Natale come frutta secca. Quinta tappa: LA PRUGNA Gli abitanti del Collio pelavano le prugne, le solfavano e seccavano. Seccate, erano compresse per due e in questo modo si formavano le gustose prunelle (“pnčaste češpe”). Le prunelle erano messe nelle casse per il trasporto e per la vendita. Sesta tappa: LA CILIEGIA Deriva dall’Asia Minore. Al Collio conosciamo: čufrce, pontevke, trcinke, prvačnce… Le ciliegie sono il primo frutto dell’anno che portano in casa il primo guadagno. Ai tempi dell’Austria-Ungheria erano un frutto molto apprezzato. Settima tappa: IL CIPRESSO La meta del poeta è realizzata, la sua strada è finita. A Medana, il suo villaggio prediletto, vicino allla sua casa e sotto i cipressi, ha ritrovato l’ultimo riposo (la poesia “Ciprese”). I versi sulla sua tomba sono presi dal sonetto “Večerne sence”. Nelle famiglie ricche, alla nascita sel bambino, piantavano il cipresso vicino alla casa. A Vipolže (Vipolzano), nel parco castellano del vecchio castello, crescono i cipressi più grandi e secolari sell Slovenia. Ottava tappa: BIOGRAFIA Alojz Gradnik nacque nel 1882 a Medana da madre friulana, Lucia Godeasi, e da padre sloveno, Jožef. I genitori ebbero 10 figli. La loro prima abitazione fu la vecchia scuola di Medana, poi le altre case fel paese. Nonostante la povertà, il padre lo mandò al liceo tedesco di Gorizia. All’esame di maturità prese il massimo dei voti. A Vienna studiò legge e nell’anno 1907 diventò dottore in legge. Svolse la professione di avvocato a Gorizia, Cerkno e a Pola. Dopo la prima guerra mondiale lavorò al Ministero degli esteri a Belgrado. Fu il membro delle corti supreme. Dopo la seconda guerra mondiale si ritirò in pensione e visse a Lubiana, dove mori nel 1967. È sepolto a Medana, nel suo paese nativo. Contato: Ufficio informazioni turistiche Brda Grajska cesta 10 5212 Dobrovo tel.: + 386 (0)5 395 95 94 e-mail: tic@obcina-brda.si