Sono iniziati un po’ in sordina i saldi estivi, oggi più che mai ottima occasione per fare acquisti con benefici per commercianti che auspicano di rientrare dal calo di fatturato e per i consuma...

I diritti del consumatore nel periodo dei saldi.

Attualità postato da Benedetto || 13 anni fa

Sono iniziati un po’ in sordina i saldi estivi, oggi più che mai ottima occasione per fare acquisti con benefici per commercianti che auspicano di rientrare dal calo di fatturato e per i consumatori che acquistano la merce ad un prezzo super  conveniente. Ma per il corretto acquisto degli articoli in saldo l’ Adiconsum ricorda alcuni principi base. Il cambio di un prodotto danneggiato o non conforme resta un diritto del consumatore anche per i prodotti in saldo; il pagamento con le carte di credito non può essere rifiutato dal commerciante se sulla vetrina sono esposti i loghi delle carte. È consigliabile diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati, anche se questo è a discrezione del negoziante. E poi l’indicazione del prezzo: obbligo del commerciante è indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale. L’ Adiconsum ricorda inoltre che qualora il negoziante si rifiuti di cambiare un articolo difettoso in saldo o non voglia restituire i soldi ci si può rivolgere alla Polizia Municipale o segnalare il caso presso le sedi dell’Associazione. Ma per il segretario regionale dell’Adiconsum, Angelo Festa “il sistema commerciale attuale è obsoleto e anacronistico e non ha più senso continuare con il periodo dei saldi stagionali in quanto nei vari periodi dell’anno vi sono numerose vendite “promozionali”, “liquidazione merce per fine attività” e ad altri sconti vari.“E’tempo – ha concluso Festa – di liberalizzare il mercato affinché i commercianti si possano misurare per le loro capacità imprenditoriale, senza alcuna protezione derivanti da leggi ormai superate”. “L’Adiconsum di Basilicata invita i cittadini ad acquistare in loco e di premiare i commercianti seri che non usano furbizie per ingannare i consumatori”.