L'acqua deve mantenere lo tatus naturale che le e' proprio di bene comune e diritto universale dell'umanita'.

Effetti negativi della privatizzazione dell'acqua .

Attualità postato da raffaele || 14 anni fa

L’art. 15 del Decreto legge n. 135/2009 appena approvato alla Camera dei Deputati, esprime netta contrarietà ad una regolamentazione che si presenta come vera e propria privatizzazione del settore dei servizi pubblici locali e che mette a repentaglio il carattere di universalità che tali servizi devono mantenere per le cittadinanze locali a partire dalla salvaguardia dell’acqua come “bene comune”.

Tra gli effetti negativi abbiamo:

1. la trasformazione del cittadino da utente/contribuente di servizi pubblici, a consumatore di servizi che, seppur in origine di natura pubblica, poiché sottoposti alle leggi di mercato diventano come tutti gli altri servizi forniti dal privato e quindi soggetti alla speculazione e al profitto;

2. attualmente i servizi pubblici tipici (acqua, gas, rifiuti, elettricità) incidono in Europa sulla spesa delle famiglie intorno al 10 – 15 %. Nei paesi in cui i servizi di pubblica utilità sono stati privatizzati del tutto, questi incidono in maniera superiore fino ad arrivare anche al 25% della spesa delle famiglie;

3. per i lavoratori addetti a questi servizi, la privatizzazione comporta un brusco ridimensionamento dei loro diritti e delle loro tutele e nel contempo una crescita dell’inefficienza degli stessi.