L’autore più irriverente della TV vuole dare un riconoscimento ai personaggi più presenzialisti e seguiti durante il lockdown. Una provocazione che fa riflettere sui motivi della popolarità delle live...

Italia postato da Marika De Sandoli || 3 anni fa

Il fenomeno delle dirette e il bisogno di farsi vedere

 

Durante i mesi di pandemia tutti abbiamo frequentato di più i social network. Conosco anche chi, da sempre refrattario a Instagram e compagnia bella, ha ceduto e si è iscritto per la prima volta. Ma il fenomeno esploso in maniera clamorosa in questi mesi riguarda la possibilità di trasmettere in diretta. Presente su Instagram e Facebook dal 2016 ma moltissimi sembrano averla scoperta solo nelle ultime settimane. Alcuni dati dicono che ad aprile 2020 l’utilizzo della funzione Live di Instagram è aumentato del 70% negli Stati Uniti nel giro di un mese e posso immaginare una cifra simile anche per il nostro Paese. 

Quali sono le ragioni che spingono le persone a mostrarsi ai loro followers in diretta mentre chiacchierano con un amico o preparano la cena? Il solo desiderio di condividere la quotidianità e di compensare la mancanza di incontri fisici con amici e parenti non è un motivo sufficiente, secondo me. 

Le dirette social sono un altro modo di mettersi in mostra non ai propri amici – nel senso più tradizionale del termine - ma ai propri followers. Per i personaggi più o meno noti al grande pubblico questa necessità di farsi vedere è ancora più forte

 

Gianni Ippoliti e Insta Live Awards

 

“Per gli influencer, le dirette sono il nuovo modo per guadagnare: sono strumenti più redditizi dei semplici post. Ora i numeri che contano non sono i like alla foto ma le presenze durante i live.” Gianni Ippoliti, conduttore e autore televisivo, umorista, scrittore, da 17 anni cura unaspassosa rassegna stampa all’interno di trasmissioni RAI. Lo scopo è evidenziare le incongruenze tra le foto e i titoli degli articoli sulle riviste di gossip. Con questo spirito dissacrante, ha inventato Insta Live Awards (sottotitolo: Vota per la più bella diretta Instagram) durante la quarantena da COVID-19. 

“Il premio nasce perché stare su Instagram con le dirette è diventata una e vera propria competizionea chi attira il maggior numero di spettatori. Non potendo avere la classica giuria di qualità, saranno gli stessi utenti Instagram a votare le loro dirette preferite. Ci sono diverse categorie: cucina, musica, talk, sport, moda, fitness, comicità, cultura, politica, influencer, giornalismo, best performance.”

 

Le dirette Instagram come web tv improvvisate, tra palinsesti, concorrenza e nuovi format

 

La corsa alla visibilità è un fenomeno trasversale che riguarda personaggi più o meno famosi, più o meno emergenti. Palinsesti televisivi sconvolti, spettacoli teatrali e concerti annullati o rimandati per l’emergenza coronavirus hanno spinto anche moltissimi “insospettabili” (Giancarlo Giannini ha recitato "Giulietta e Romeo") ad utilizzare le dirette Instagram per non sparire del tutto agli occhi del pubblico. Anche quelli “in pausa” hanno avuto occasioni di visibilità che altrimenti non avrebbero avuto con altri canali, approfittando del fatto che la noia durante la quarantena ha portato più persone sui social (e a seguire i livestream). E la gara al numero di collegati è diventata come la gara allo share televisivo. “I personaggi famosi fanno la corsa a “esserci” perché temono che, non trovandoli in diretta, i loro follower possano interessarsi a qualcun altro – continua Ippoliti –È un modo per fidelizzare il proprio pubblico(e rafforzare la community perché permette ai fan di interagire tra loro NdR). Certi pensano di non possono permettersi di non fare dirette perché altri invece le fanno.E così possono tenere ‘al guinzaglio’ gli spettatori.”

Sono nati veri e propri format di intrattenimento per coinvolgere i loro fan. Per esempio, il Jova House Party di Jovanotti, che ha improvvisato (?) mini concerti con la chitarra o il Bobo TV di Christian Vieri: chiacchiere serali con i suoi ex colleghi calciatori.

 

Prosegue Gianni Ippoliti:“Seguo le dirette per pochi secondi perché la mia curiosità è attratta più che altro dagli sfondi alle spalle dei personaggi: molte delle librerie sfoggiate in realtà sono finte! Sarà comunque il pubblico di Instagram a votare le dirette più belle sul mio profilo. Faremo una classifica, i premi sono già pronti per essere consegnati ai vincitori (a debita distanza). Il 16 giugno alle 21.00 ci sarà la cerimonia di premiazione.” In diretta Instagram, naturalmente. 

 

Il contenitore che supera il contenuto. Ed è subito trash.

 

Dunque non è importante avere qualcosa da dire oppure no, l’importante è esserci e attirare i fan. Ma qual è il rapporto di Gianni Ippoliti con le dirette? “La prima volta che ho provato a fare una diretta dal mio profilo è durata 5 minuti. Non ho detto una parola. Era un esperimento. Le persone mi vedevano in diretta e aspettavano che dicessi o facessi qualcosa. Io invece stavo cercando di capire come funzionasse e stavo zitto. Ma loro erano lì perché IO ero lì, anche se muto.” Una situazione surreale che forse rappresenta uno dei motivi del successo delle live.

Per Gianni Ippoliti sui social si trova il trash più estremo. “I post che mi divertono di più sono i ‘buongiorno’ detti da signorine in perizoma fotografate di spalle. Dopo 3 mesi pubblicano lo stesso scatto ma con in aggiunta una massima di Schopenhauer. Ma la foto è la stessa! Per avere visibilità sui social mi sembra che sia fondamentale pubblicare sempre, anche quando non si ha nulla da dire. Ad esempio, c’è un profilo Instagram (gigi_dalessio_ogni_giorno NdR)che posta ogni due giorni sempre la stessa immagine di Gigi D’Alessio. Non ha altri contenuti. Eppure ha un discreto numero di follower. Ecco, i social network sono anche questo.”

Fonte: https://marikadesandoli.com/intervista-gianni-ippoliti-su-dirette-instagram/