Ferrara è sempre stata Città d’arte e non solo per le costanti iniziative che portano nella Città Estense i nomi più importanti della figurazione europea e mondiale, ma principalmente perché è la c...

FERRARA - GLI ANNI FOLLI - AL PALAZZO DEI DIAMANTI di Claudio Alessandri

Cultura e Società postato da claudio alessandri || 12 anni fa

Ferrara è sempre stata Città d’arte e non solo per le costanti iniziative che portano nella Città Estense i nomi più importanti della figurazione europea e mondiale, ma principalmente perché è la città stessa un’opera d’arte. La , rinascita sua, sotto questo aspetto non differì molto da altre Città del felice periodo rinascimentale, sotto la Signoria degli Estensi, raggiunse il suo massimo splendore, divenendo un episodio raro nell’ordine urbanistico, con la progettazione, voluta dalla Casa regnante, della “Addizione Erculea” operata da Biagio Rossetti, questo riordinamento urbanistico divenne un esempio da seguire, da imitare; il nome celebra la grande munificenza di Ercole d’Este.

 Ferrara non è stata mai un centro abitato di grandi proporzioni, mantenne nei secoli questa caratteristica, che ha finito per costituire una costante che molti considerano un limite, altri un pregio di carattere identificativo.

 Ferrara è una città da molti considerata una specie di “club escussivi” e di “snob”, chiuso alle istanze provenienti dall’esterno, in parte ciò risponde a verità, perché Ferrara è una città gelosa delle proprie prerogative di promozione industriale, anche se basata su di una economia essenzialmente agricola, ma, e ne siamo diretti testimoni, di una tradizione culturale pari, se non maggiore a molte altre Città italiane di “grande nome” e tradizione, che si fregiano dell’appellativo di “Città d’Arte”.

 Non voglio affermare, in alcun modo, che il monopolio culturale italiano è detenuto da Ferrara, voglio semplicemente sottolineare la vivacità culturale di una città che accoglie annualmente i Nomi degli artisti più prestigiosi del passato e del presente, a confronto di altri centri italiani che stentano a proporre uno, al massimo tre artisti di grande levatura, ovviamente le Gallerie private esulano dalle mie considerazioni.

 Quindi, abitando io a Palermo, mia Città di adozione, non posso fare a meno di dolermi della realtà miseranda nella quale versa l’attività culturale pubblica di questa, per altro, splendida città. La maggiore attività espositiva d’arte figurativa a Palermo la detiene la Regione Siciliana che nello splendido teatro del Palazzo dei Normanni, ospita i maggiori artisti italiani e stranieri, non molti per la verità, ciò non è sufficiente a colmare il vuoto pauroso culturale dei tantissimi estimatori siciliani e non solo.

 Altro aspetto dolente della splendida città di Palermo è rappresentato dalla Galleria d’Arte Moderna, suggestivo il luogo prescelto per ospitare le opere dopo un tempo lunghissimo di esilio in uno spazio tolto al Teatro Politeama Garibaldi, assolutamente inadatto a dare risalto ad opere che richiedono una giusta collocazione spaziale e di luminosità.

 Ebbene, non nascondo la mia delusione nel dovere constatare due fattori determinanti per il fallimento dell’operazione “recupero della pinacoteca” di Palermo. In primo luogo la scarsa luminosità degli ambienti che ospitano le opere, in secondo luogo, le opere esposte, per la massima parte, risalgono ad acquisizioni effettuate durante l’Esposizione Nazionale 1891-1892, di successivo ben poco.

 Quindi Ferrara e Palermo a confronto? Non è mia intenzione, ma i responsabili della cultura figurativa palermitana, farebbero bene a non lamentarsi più della mancanza di fondi da destinare a tutto quello che è cultura e non accontentarsi di qualche raro “pacchetto” acquistato a caro prezzo, smettere per un attimo l’aura di superiorità e volgere lo sguardo ad altre realtà, poco rumorose, ma molto più operose.

 Ed ecco affacciarsi il nome di Ferrara, altrimenti tutto quello che ho scritto sin qui non avrebbe senso. La Galleria d’Arte Moderna della Città Estense è ospitata nei locali del “Palazzo dei Diamanti”, conosciuto con questo nome in tutto il mondo per una particolarità estetica della parete esterna dell’intero edificio fatto edificare da Sigismondo d’Este nel 1492, è composto da ampie, luminose sale che, negli anni, hanno visto le mostre dei più grandi artisti dell’arte figurativa, alcuni esempi, Picasso, Pomodoro, De Chirico (le splendide sculture delle Muse Inquietanti), Mondrian, Hans Hartung e tanti, tanti altri sono stati esposti a beneficio dei visitatori di tutto il mondo. Da qui turismo qualificato, pubblicità alle tante attrazioni cittadine e, di conseguenza, cultura tanta, ma anche tanto guadagno in immagine ed economico.

 L’ultima, splendida iniziativa che vedrà, ancora una volta protagonista quale “Contenitore” privilegiato Palazzo dei Diamanti, sarà una mostra dal titolo emblematico, “Gli Anni Folli”, il perché di questo titolo diviene sempre più chiaro man mano che si svilupperà l’intera mostra. A “rievocare quella stagione irripetibile”, come scrivono i curatori  della mostra Simonetta Fraquelli, Maria Luisa Pacelli e Susan Davidson verranno esposte le opere, “le principali tendenze artistiche del novecento”, della così detta “Scuola di Parigi” come Modiglioni, Chagall, Van Dongen, Foujita, Soutine.

 Il “Dadaismo” e il “Surrealismo”, movimenti di estrema avanguardia, si affermano, sempre a Parigi, in modo particolare il “Dadaismo” si ispira, in chiave provocatoria, alle certezze della morale e della cultura, della borghesia, famoso i ready made di Duchamp, Air de Paris o Fresh Widov, Man Ray, Caveau, di Picabia, le “macchine inutili”.

 Questa grande e splendida mostra vedrà il suo termine con delle opere pittoriche e scultoree di Ernst, Mirò, Masson, Magritte, Tanguy, Giacometti e Dalí.

 Inaugurazione: 15 settembre

Palazzo dei Diamanti
C.so Ercole d'Este, 21 Ferrara
Orari: tutti i giorni, feriali e festivi, lunedì incluso, dalle 9.00 alle 19.00
Aperto anche 1 novembre, 8, 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio
Biglietto d'ingresso: Intero: euro 10, ridotto: euro 8,50 (dai 6 ai 18 anni, over 65, studenti universitari, categorie convenzionate)
Gruppi (minimo 15 persone): euro 8 (1 accompagnatore gratuito ogni 20 paganti). Scuole: euro 4 (2 accompagnatori gratuiti per ogni classe). Gratuito: bambini sotto i 6 anni, portatori di handicap con un accompagnatore, giornalisti con tesserino, guide turistiche con tesserino, militari in divisa. Fino all’8.1.2012.
                                           

Claudio Alessandri