Sabato 14 novembre 2015 Federica Curzi ha presentato Conoscersi meglio. Consapevolezza e assertività presso la Libreria Rinascita di Ascoli Piceno.La nostra Redazione ha partecipato alla presentazi...

Letteratura postato da ariannaci || 8 anni fa

Sabato 14 novembre 2015 Federica Curzi ha presentato Conoscersi meglio. Consapevolezza e assertività presso la Libreria Rinascita di Ascoli Piceno.
La nostra Redazione ha partecipato alla presentazione, introducendo l’autrice.
Nell’accogliente sala della Libreria Rinascita che ha ospitato l’evento, Federica Curzi ha saputo tenere viva l’attenzione coinvolgendo il pubblico  intervenuto che ha trovato molto interessante l’argomento trattato nel libro: l’assertività.

Il dibattito che è seguito ha dimostrato infatti il vivo interesse, la curiosità e la partecipazione degli intervenuti.

Dopo l’introduzione del libro a cura della Redazione, l’autrice ha esposto approfonditamente e chiaramente i contenuti del volume: cosa significa assertività, chi è l’assertivo, perché essere assertivi, quali difficoltà si incontrano in un percorso di crescita e di cambiamento.
I consigli per diventare assertivi e per vivere la vita con più serenità avendo chiari i propri obiettivi e chi si vuole essere realmente.

L’atmosfera di serenità trasmessa da Federica ha messo a proprio agio chi, avendo curiosità sull’argomento, ha voluto cogliere l’occasione per scambiare opinioni con l’autrice.

Anche noi della redazione non ci siamo lasciati sfuggire l’opportunità per parlare un po’ di Conoscersi meglio con Federica Curzi, l’abbiamo infatti intervistata prima dell’inizio della presentazione, e proponiamo di seguito l’intervista ai nostri lettori.

Venerdì 20 novembre Federica Curzi ha presentato di nuovo il suo libro, stavolta presso la Libreria Gulliver di Ancona.

D. Grazie Federica per il tempo che ci stai concedendo, quanto è durata la stesura di Conoscersi meglio? Hai trovato difficoltà? Quali?
R. In tre mesi ho impostato tutti i capitoli del libro, quindi sostanzialmente la prima bozza di Conoscersi meglio non ha richiesto molto tempo, dopo tre mesi avevo già chiara l’impostazione.
È stato però difficile decidere di far leggere il libro a qualcuno, di sottoporlo al giudizio di una casa editrice, l’ho fatto leggere al mio ex insegnate di università, lui l’ha trovato interessante e mi ha incoraggiata a rivolgermi alla vostra Casa Editrice.

D. A noi è piaciuto subito, infatti lo abbiamo valutato positivamente, abbiamo quindi deciso di pubblicarlo. Adesso però voglio chiederti di fare l’identikit dell’assertivo.
R. L’assertivo è un uomo che che si conosce bene, che conosce i propri pregi ma ha anche consapevolezza dei propri limiti. Ha una reale stima di sé, una buona comunicazione, è positivo verso l’altro, non è ironico ma autoironico.

D. Che cosa è importante per essere definiti assertivi?
R. La serenità di fondo, quella serenità che ci permette che ci permette di conoscerci per quello che siamo, valutarci e sentirci un tutt’uno con noi stessi e meno predisposti ad essere aggressivi o passivi.

D. Trovi quindi utile in questo mondo essere assertivi?
R. Si può anche scegliere di non essere assertivi e decidere di essere più aggressivi o passivi. L’importante è avere consapevolezza di quello che si fa, se la scelta di essere nell’uno o nell’altro modo avviene a priori, è difficile che sopraggiunga un pentimento.

D. Che aiuto pensi possa dare il tuo libro a chi ha intrapreso un percorso di cambiamento?
R. Sicuramente aiuta a raggiungere la consapevolezza di sé e di come si agisce  nel mondo. E poi c’è tutto un discorso  da fare sullo sviluppo del credere in se stessi e trovare le motivazioni per andare avanti. I consigli che do nel libro rappresentano un inizio per prendere coscienza di se stessi.

D. Scrivere su questo argomento pensi ti abbia cambiata?
R. Molto… C’è un prima e un dopo. Ho iniziato a scrivere in un momento in cui ero in una fase di non equilibrio, non ero serena. Leggere, ragionare, studiare, riflettere su questo argomento, grazie anche al confronto con gli altri, in particolare con i miei studenti, mi ha permesso di essere più conscurzi anconaapevole di me stessa e mi ha aiutato a capire come mi muovo nel mondo. C’è un capitolo sullo sviluppo del pensiero positivo che per me è stato fondamentale.

D. Si può imparare ad essere positivi secondo te?
R. Sì è un’abitudine, penso che nella vita bisogna abituarsi a comportarsi in maniera differente, i bambini imparano a parlare, a camminare, ad andare in bicicletta. Nel libro ci sono consigli, abitudini comportamentali, l’importante per me è “fare”, e una cosa la si mette in pratica piano piano si cambiano abitudini e comportamenti. Si cresce continuamente.

D. A chi consiglieresti la lettura del tuo libro?
R. A tutte le persone che in questo momento non sono sicure con se stesse, che non hanno quella calma, quella tranquillità, quella gioia di vivere necessarie per affrontare la vita. Per un cambiamento si parte dalla sofferenza ma in seguito si sviluppano i pensieri positivi, la gioia…[youtube]https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=Qj2LPs_zWeA[/youtube]

Fonte: http://blog.edizioni-psiconline.it/2015/11/25/5516/