“Un’azienda nana che nasce con il dna di una gigante”. Questa è la definizione di Start Up che da Gianluca Dettori, venture capitalist e finanziatore di start up, nonché fondatore e presidente di D...

Eventi postato da Dreameat || 9 anni fa

“Un’azienda nana che nasce con il dna di una gigante”. Questa è la definizione di Start Up che da Gianluca Dettori, venture capitalist e finanziatore di start up, nonché fondatore e presidente di Dpixel.

DREAMEAT.IT  racchiude in sé ogni singola parola di questa autorevole definizione. A poco più di una quindicina di giorni dalla messa in rete, tutto è molto teso, emozionante, e il team che lavora al progetto da molti mesi vorrebbe che tutto fosse perfetto. E’ un’idea condivisa da un piccolo gruppo di persone che si sono ritagliate ognuno il proprio ruolo all’interno dell’azienda, e che lavorano in sinergia ad ogni singolo particolare. Dicono “Dreameat siamo tutti insieme e non esiste nessun volto per i media, anche se dobbiamo dire che l’idea ha una ‘mamma’, ma non le interessa essere alla ribalta”  - “Vogliamo che si parli del progetto e non di chi lo sta preparando”.

In realtà, al di là del progetto in sé, questa start up va davvero contro corrente per quanto riguarda il mercato del lavoro. Un passo alla volta è riuscita a crearsi un gruppo di Collaboratori che operano su tutto il territorio nazionale e che sono a diretto contatto con aziende di produzione agroalimentare e turistiche.  Circa una trentina in tutto. Persone scelte non per un curriculum  prestigioso, bensì per l’aver saputo capire, cogliere l’occasione di un’idea che ha la presunzione di voler crescere e diventare molto grande. “Molti tra i nostri collaboratori erano disoccupati a vario titolo o giovani con qualche esperienza di call center alle spalle. Ciò dimostra che una buona idea che incontra la voglia di fare porta ad una sinergia davvero più solida di qualsiasi altro rapporto di lavoro”.

DREAMEAT.IT  è il classico “uovo di Colombo”, l’idea che altri hanno già messo in pista, ma con varianti e uso del web (e dei Social Network in particolare) davvero unici.

“Abbiamo lavorato cercando di mettere insieme l’esigenza di una piccola azienda,  che per esempio produce formaggi, di farsi conoscere nel mondo, e allo stesso tempo il desiderio degli utenti della rete di interagire direttamente con queste realtà, indipendentemente da dove si trovino e dal fuso orario.  Le prove tecniche che stiamo facendo ci stanno davvero entusiasmando, soprattutto pensando al fatto che, una volta a regime (mese di Giugno 2015 circa), avremo bisogno di implementare il gruppo di Collaboratori e quello di coloro che svolgono mansioni nelle diverse divisioni, e ciò ci rende orgogliosi. Ma il progetto è davvero molto più ampio. Partiamo con l’Italia, ma già dal 2016 lavoreremo su altri stati e su domini già da noi acquisiti. Anche per le lingue abbiamo fatto qualcosa di diverso dall’usuale: infatti il sito si presenterà in Italiano, Inglese, Cinese e Russo, lingue maggiormente utilizzate nel business internazionale”.

In Dreameat il ‘fattore umano’ è imprescindibile. Hanno un loro statuto etico e lo ritengono la base dalla quale partire per realizzare qualsiasi cosa. ‘Le idee camminano con le gambe degli uomini’ diceva un noto personaggio politico, e questo manipolo di persone lo sta dimostrando.

Per il momento non si sbottonano ma promettono di dare ogni informazione a circa una settimana dalla messa in rete, e noi li aspettiamo al varco.

 

 

 Micaela Raspanti

Fonte: http://www.dreameat.it