Dopo un po' di sedute deboli, il dollaro ha ripreso a marciare nei primi scambi americani, malgrado si sentano ancora gli echi della possibile pausa nel ciclo di aumenti dei tassi di interesse dell...

Dollaro tonico, ma l'effetto FED non è ancora finito

Finanza postato da serpentediterra || 5 anni fa

Dopo un po' di sedute deboli, il dollaro ha ripreso a marciare nei primi scambi americani, malgrado si sentano ancora gli echi della possibile pausa nel ciclo di aumenti dei tassi di interesse della Federal Reserve.

Dollaro appesantito dalla FED

Sul finire della scorsa settimana, il numero uno della Federal Reserve Jerome Powell raffreddò gli entusiasmi riguardo il futuro percorso di ritocco del costo del denaro negli USA, finendo per zavorrare il dollaro USD. Evidenziò infatti che la banca centrale non segue un percorso predefinito nei suoi rialzi, bensì potrebbe anche operare delle virate nel caso in cui i rischi diventassero elevati. Proprio questa mossa adesso è prezzata dai mercati. Le crescenti aspettative che la Federal Reserve possa operare un break nel ciclo di rialzi dei tassi, tiene il dollaro a freno in questo primo scorcio di 2019. 

Euro debole

Tuttavia, a far da sponda al ribalzo della valuta americana c'è la debolezza dell’euro. Sul fronte del Vecchio Continente infatti emergono nuovi segnali di rallentamento dell’economia, dopo l’inattesa flessione della produzione industriale tedesca (che è andata in discesa per il terzo mese consecutivo). Anche il rilascio dell'indicatore del clima economico della zona euro per dicembre da parte della Commissione europea ha contribuito al declino poiché la stampa si è attestata a 0,88 rispetto alla stima di consenso di 0,99. Questi dati macro deludenti potrebbero dilatare ulteriormente i tempi per la prima stretta da parte della BCE, programmata in modo molto orientativo per fine estate 2019. C'è chi sostiene però che adesso il ritocco al costo del denaro potrebbe avvenire non prima del 2020.

Suggerimento: quando si decide di investire nelle valute, occorre sempre cercare i broker con spread bassi forex.

Dollaro ed euro sul mercato valutario

Sul fronte valutaro tutto questo si traduce in uno slancio del biglietto verde, che sale dello 0,4% circa rispetto a un paniere di altre principali divise. L’indice del dollaro ha perso circa il 2% da metà dicembre e resta attorno a un minimo di tre mesi. La coppia di valute EUR / USD oggi è scesa da un massimo di apertura di 1,1484 a un minimo di 1,1421 nella prima sessione americana (con un Money Flow index trading - indicatore MFI che punta al ribasso). Il dollaro ha ricevuto una ulteriore spinta anche dalle speranze degli investitori circa l'esito dei colloqui sul commercio USA-Cina.