Il concetto principale è che esistono termini ed aggettivi che sono straordinari quando vengono usati dagli altri per descriverci, ma perdono ogni significato quando siamo noi ad utilizzarli per...

CURRICULUM: LE PAROLE DA NON USARE

Lavoro postato da plinio || 8 anni fa



Il concetto principale è che esistono termini ed aggettivi che sono straordinari quando vengono usati dagli altri per descriverci, ma perdono ogni significato quando siamo noi ad utilizzarli per descriverci. Questo può diventare un problema se utilizzandoli nella redazione del
Curriculum Vitae, anziché ottenere un documento che dovrebbe “attrarre e vendere” lo rendono banale ed inutile, o quantomeno troppo uguale e tanti altri.

Qualche esempio potrebbe essere:

Doti di leadership

In realtà la leadership ed il carisma sono doti che ci vengono riconosciute dagli altri ed è improbabile attribuirsene la titolarità.

 

Capacità di problem solving

Considerando che l’azienda per la quale lavoravi ti ha licenziato perché sta fallendo quale problema gli hai risolto?

 

Orientato al risultato

Da un dipendente al quale si paga lo stipendio credo non si pretenda altro.

Motivato, determinato, disponibile…

Perché in giro ci sono aziende felici di assumere dipendenti che sono demotivati, fannulloni e scocciati? e ultimo, ma non ultimo: sono un “esperto” sul quale abbiamo già speso sin troppe parole nell’articolo “Esperto sarà lei!”.

 

Evita i titoli a meno che non siano certificati. Se affermi di essere esperto, guru, influencer ma non hai modo di provarlo concretamente dimostri solo di essere arrogante o, al contrario, di avere la necessità di nasconderti dietro a titoli seducenti ma inutili.


Dovete concentrarvi sulla descrizione di esempi concreti di ciò che hai fatto e realizzato ed evita termini generici che descrivano le tue potenzialità e capacità (che sono tutte da dimostrare).

 

Talvolta, però, per “descriversi” si utilizzano aggettivi poco adatti, correndo il rischio di rendere un CV professionalmente meno interessante. Rendere appetibile il proprio curriculum vitae, infatti, è determinante per avere successo nel mondo del lavoro: confondendosi nella massa, e non differenziandosi arricchendo le proprie informazioni personali, diventa difficile emergere. Esistono alcuni termini talmente abusati da essere considerati addirittura elementi negativi dai selezionatori.

Ad esempio, tra 2011 e 2012 la parola più utilizzata era stata “creativo”, mentre nel 2013 a farla da padrone è stata “responsabile”, usata il doppio delle volte rispetto a “strategico”, con la creatività che è scivolata al terzo posto in compagnia dell’efficienza.

Per definire se stessi sarebbe meglio non usare aggettivi il cui contrario è esplicitamente negativo: in un curriculum  nessuno si descriverebbe come “statico”, quindi perché utilizzare il termine “dinamico”?  Meglio sostituire queste parole con qualcosa di più preciso e originale.

Se volete una mano per redigere un curriculum rivolgetevi alle agenzie del lavoro che sapranno darvi sicuramente una mano in tal senso.