Per moltissimi dermatologi curare l'acne polimorfa giovanile è praticamente una lotta quotidiana. I casi di acne adolescenziale sono all'ordine del giorno e sono tanti i ragazzi d'età compresa tra i 15 e i 25 anni che si rivolgono allo specialista dopo aver provato tutti i rimedi fai-da-te che spesso non fanno altro che peggiorare la situazione.

L'acne è una malattia della pelle e come tale va trattata. Non è possibile pensare di poter guarire ricorrendo a qualche cosmetico o facendo degli impacchi industriali di creme cortisoniche. Cosa fare, allora, per curare l'acne polimorfa giovanile?

I trattamenti diversificati

In base alla gravità del quadro clinico del paziente, la terapia contro l'acne dei giovani prevede l'uso combinato di:

-        prodotti esfolianti: si tratta di sostanze in grado di rimuovere dalla cute tutte le cellule morte e le impurità che contribuiscono a creare un ambiente fertile per la proliferazione batterica;

-        prodotti antisettici: dall'azione è essenzialmente disinfettante, aiutano a detergere la pelle in profondità, eliminando i germi o bloccando la loro riproduzione;

-        antibiotici: sia a uso locale, sia per via generale, la somministrazione di un antibiotico è necessario per uccidere i batteri già presenti sulla pelle.

Inutili rimedi per curare l'acne polimorfa giovanile

Si sente spesso parlare di cure miracolose in grado di risolvere il problema che affligge gli adolescenti, ma nella maggior parte dei casi si tratta di baggianate.

Ad esempio, non è affatto vero che l'acne dipende dall'alimentazione. Non esiste alcuna dimostrazione scientifica che abbia provato finora la correlazione tra dieta e comparsa della patologia, che invece sembra essere determinata dalla sensibilità del soggetto agli ormoni maschili.

Diffidate assolutamente di chi consiglia di schiacciare i brufoli. La rimozione meccanica dei foruncoli non solo peggiora lo stato dell'infiammazione cutanea, ma provoca la comparsa di macchie e cicatrici più difficili da rimuovere.