Le trasferte lavorative effettuate con mezzi di trasporto non di proprietà dell’azienda come, ad esempio, l’autovettura personale del dipendente, quest’ultimo ha diritto al rimborso chilometrico ch...

Cosa sono le tabelle ACI? A cosa servono?

Lavoro postato da Marketingseo11 || 3 anni fa

Le trasferte lavorative effettuate con mezzi di trasporto non di proprietà dell’azienda come, ad esempio, l’autovettura personale del dipendente, quest’ultimo ha diritto al rimborso chilometrico che viene calcolato in base alle tabelle ACI annuali.

Le tabelle ACI sono pubblicate sul sito ufficiale dell’Ente e su quello dell’Agenzia delle Entrate. Per ogni veicolo sono previsti valori diversi, calcolati in base alla marca, al tipo di alimentazione e alla categoria.

Le tariffe vengono approvate entro il 30 novembre di ciascun anno e pubblicate dal Ministero delle Finanze entro il 31 dicembre, con effetto sul periodo di imposta successivo.

Nella legge di Bilancio 2020, le tabelle ACI sono state suddivise in due semestri: dal 1 gennaio al 30 giugno e dal 1 luglio al 30 dicembre. La motivazione che ha portato a questa suddivisione riguarda proprio le novità introdotte nella legge di Bilancio 2020.

Per calcolare il valori utili a determinare i rimborsi chilometrici, l’ACI si basa sul prezzo del carburante che viene indicato dal Ministero dello Sviluppo Economico e da Metanauto, importi che sono costantemente aggiornati.

Il fringe benefit è la retribuzione che l’azienda da al lavoratore per l’utilizzo della sua auto a scopo promiscuo. Questo compenso viene corrisposto in beni e servizi e non in denaro, bisogna poi determinarne il valore esclusivamente ai fini fiscali per procedere alla successiva tassazione.

Come calcolare il rimborso chilometrico?

Ma come si calcola il rimborso chilometrico nel concreto? Si deve prendere come riferimento la tabella ACI, individuare il modello di auto e trovare la tariffa chilometrica corrispondente. Quest’ultima viene poi moltiplicata per i chilometri effettuati.

C’è anche il caso in cui le vetture come auto, motocicli e ciclomotori sono concessi in uso promiscuo. Il datore di lavoro può fornire l’auto aziendale a più dipendenti meritevoli o a quelli che fanno maggiori trasferte, che potranno usarla sia per scopi lavorativi che personali.

Per le spese di trasferta effettuate con questa tipologia di veicolo, viene usato il criterio forfettario che non tiene conto dell’effettiva percorrenza e dei costi sostenuti da entrambe le parti.

Per la sua determinazione bisogna tenere in considerazione l’ultima colonna della tabella ACI che indica il fringe benefit annuale, il reddito in natura corrisposto al dipendente, costo deducibile per il datore di lavoro e soggetto a tassazione in busta paga. Il suo valore corrisponde al 30% di 15.000 KM, moltiplicato per la tariffa ACI, calcolata sulla distanza forfettaria indicata.

Cosa vuol dire? L’utilizzo dell’autovettura è considerato un compenso in natura e quindi deve essere assoggettato a tassazione. La norma stabilisce che l’autovettura percorra 15.000 km all’anno e una parte di questa percorrenza viene riferita a utilizzo personale. La determinazione dell’uso privato avviene tramite le tariffe delle tabelle ACI.

Il rimborso chilometrico spetta sempre?

Il rimborso chilometrico spetta solo ai dipendenti che utilizzano la propria vettura o ne noleggiano un’altra a spese proprie per svolgere le mansioni lavorative per conto dell’azienda fuori dal Comune dove ha sede la stessa. Anche per le trasferte nello stesso Comune ci sono dei rimborsi ma sono inferiori e vengono calcolati tenendo conto di diversi fattori.