Il ricorso a uno può essere fondamentale per il trattamento dei disturbi d'ansia, fenomeni piuttosto diffusi che si possono presentare in forme e sintomi differenti.

Medicina postato da mauix76 || 4 anni fa

Il ricorso a uno  può essere fondamentale per il trattamento dei disturbi d'ansia, fenomeni piuttosto diffusi che si possono presentare in forme e sintomi differenti. Caratteristica comune a questi disturbi, però, è l'evitamento, in conseguenza del quale viene impedita la possibilità di un rinforzo positivo: in altre parole, l'umore è costantemente depresso, anche perché l'evitamento stesso si trasforma in un elemento che ostacola, rallenta o previene la risoluzione del problema. Basti pensare al caso di una persona che ha a che fare con degli attacchi di panico, o a coloro che soffrono di disturbi ossessivi e compulsivi.

Si può contattare uno psicologo Maurizio Micucci in grado di fornire il supporto necessario e la migliore consulenza possibile per affrontare l'ansia e fare in modo che, con il passare del tempo, scompaia. Occorre non sottovalutare questo disturbo psicologico, in quanto può avere ripercussioni negative ed effetti poco piacevoli anche nel contesto delle relazioni sociali. Se, infatti, un certo grado di paura è fondamentale per il soggetto, e anzi è strettamente connessa con l'istinto di sopravvivenza, nel momento in cui tale paura prende il sopravvento in un modo che è totalmente ingiustificato si rende necessario l'aiuto di un professionista.

Ecco, quindi, che una psicoterapeuta o una psicologa permettono non solo di capire e individuare le origini del disturbo, ma anche di eliminarlo, di rimuoverlo e di tenerlo lontano. La tendenza ad essere ansiosi può colpire chiunque, dagli adolescenti ai soggetti molto in là con gli anni, ed è determinata dalla percezione distorta della realtà, che viene vista e considerata costantemente come minacciosa, come fonte di pericolo e come foriera di rischi. Non solo: davanti a questa realtà potenzialmente impossibile da affrontare, il soggetto ansioso pensa di non avere a disposizione alcuna arma per superare le difficoltà, si sente incapace e incompetente, inadatto.

Per questo motivo chi soffre di ansia vive, suo malgrado, in uno stato continuo di iper-vigilanza che può tradursi in una sofferenza non solo di natura psicologica, ma anche di carattere fisico. Si è vigili perché ogni singolo agente esterno può essere un indizio di minaccia, e di conseguenza ci si impegna in monitoraggi veloci e costanti, controlli verso l'ambiente. Si cercano delle possibili minacce, ma nel momento in cui queste non vengono trovate non ci si rasserena: anzi, ci si preoccupa ancora di più, perché si ritiene che tali minacce siano ben nascoste, invisibili, e quindi ancora più pericolose. La concentrazione di chi vive uno stato d'ansia è perennemente focalizzata sulle potenziali, ma irreali, minacce, e ne derivano distorsioni che si concretizzano, di volta in volta, in disturbi ossessivi compulsivi, in una o più fobie o in quello che viene definito come disturbo di ansia generalizzato.

 

Fonte: https://www.mauriziomicucci.com/