I moderni sistemi antintrusione sono dei capolavori della tecnica: efficaci, raffinati, ma estremamente facili da installare e gestire lato utente. Scopriamo come funzionano!

Tecnologia postato da giacomocarta5 || 2 anni fa

Un impianto antintrusione è composto da una serie di dispositivi periferici che comunicano tra di loro attraverso una centralina, che funge da hub per tutti i segnali in entrata e uscita dai dispositivi. Le periferiche possono essere divise in due macro-categorie: quelle che rilevano l’intrusione e quelle che mettono in atto l’iter di risposta. Le prime sono sostanzialmente i sensori di rilevazione. Possono essere ad infrarossi attivi, infrarossi passivi, a microonde o ancora a doppia tecnologia, cioè infrarossi e microonde. Quando rilevano il passaggio di un corpo estraneo o il tentativo di scassinamento di porte o finestre, i sensori mandano immediatamente un segnale alla centralina, che fa scattare il secondo gruppo di dispositivi, incaricati di mettere in atto le contromisure. Il secondo gruppo di periferiche è un po’ più vario. C’è la classica sirena, che può attivarsi su richiesta della centralina per causare un rumore assordante allontanando i ladri e richiamando l’attenzione sul tentativo di scasso. Ancora, l’impianto può essere strutturato per allertare automaticamente le forze dell’ordine e il proprietario telefonicamente o con un’apposita applicazione sul telefono. Sostanzialmente hanno il doppio scopo di mettere in fuga i malintenzionati e allertare vigilanza e propietari. Un capitolo a parte lo meritano le telecamere e i sistemi di videosorveglianza. Pur non essendo strettamente dei dispositivi antintrusione, si trovano spesso insieme ai dispositivi antintrusione per la loro capacità di catturare per immagini il tentativo di furto, in modo da fornire successivamente materiale probatorio agli inquirenti. Un tempo, tutti questi dispositivi dovevano essere collegati fisicamente tramite un’operazione di cablaggio strutturato, ma con il debutto delle moderne tecnologie Wi-Fi tuttavia è invece diventato possibile far comunicare questi dispositivi in modalità totalmente wireless, con maggiore sicurezza e minori costi di installazione. Viene praticamente rimosso tutto il costo legato al cablaggio, così come il rischio che il ladro sappia dove tagliare. Un impianto antintrusione wi-fi ha poi il vantaggio di essere facilmente scalabile. Se si avverte infatti la necessità di potenziare il sistema antintrusione, o lo si vuole espandere per coprire altri locali (garage, box, magazzini) è un’operazione relativamente semplice da programmare.

Fonte: https://www.comunicatorino.com/