Tra le varie posizioni di carriera nell’Esercito Italiano rientra la figura dell’incursore. L’incursore è quella persona addestrata per precise operazioni di assalto in territorio nemico, adatta a ricoprire...

Carriera d’élite nell’Esercito

Attualità postato da ela2015 || 6 anni fa

Tra le varie posizioni di carriera nell’Esercito Italiano rientra la figura dell’incursore. L’incursore è quella persona addestrata per precise operazioni di assalto in territorio nemico, adatta a ricoprire ruoli delicati ma anche molto rischiosi.  Si potrebbe banalmente racchiudere le funzioni dell’incursore e tre semplici azioni: supportare, fare ricognizioni e attaccare. Dietro a queste tre azioni, però, si racchiudono anni di esercitazioni, studi, preparazioni concorsi militari ed esperienze per allenare il fisico e la mente a questo particolare ruolo.

Come diventare incursore


La prima cosa da fare per diventare incursore dell’Esercito è arruolarsi come ufficiale, maresciallo o volontario di truppa. Per raggiungere ognuno di questi ruoli è previsto un necessario percorso da seguire per arruolarsi. Il percorso inizia superando la preselezione del Reparto Addestrativo, coloro che sono ritenuti idonei, al termine dell’apposito percorso formativo, sarà possibile mirare alla 101esima Compagnia del Reparto Addestramento Forze Speciali del Reggimento per affrontare un tirocinio pratico di tre settimane. Chi ha superato questo periodo di tirocinio potrà accedere al Corso della durata di 24 settimana di Operatore Basico dedicato proprio alle operazioni speciali. Al termine di questo corso sono previsti degli esami e delle prove, gli idonei andranno avanti, mentre chi non sarà ammesso verrà escluso dal percorso e conseguentemente trasferito in un altro ramo dell’Esercito. Abbiamo detto che coloro che sono risultati idonei sarebbero potuti andare avanti, dunque questo avviene nel Corso di Combattimento per Forze Speciali.

Corso di sopravvivenza e addestramento

Superate tutte queste fasi e tirocini, si entra in un periodo della durata di 23 settimane durante le quali ci si addentrerà nel superamento di corsi di sopravvivenza, ma anche trattamento dei prigionieri, comportamento durante gli interrogatori, consapevolezza e prontezza nel maneggiare esplosivi e strumenti radio.  Superare questo passo non è così scontato, basti pensare che generalmente solo il 50 per cento degli aspiranti incursori riesce a superare questa prova. Per superare tutta questa serie di prove è possibile rivolgersi a un’agenzia di formazione specializzata come L’Accademia dei Concorsi.

Gli ultimi step, il perfezionamento e il brevetto

 

Il passaggio successivo consiste nel corso di Combattimento Avanzato per Forze Speciali, un percorso che conta cinque settimane durante le quali si perfezionano le tecniche che sono state acquisite nel corsi precedenti come le tecniche di combattimento e le irruzioni simulate nei più svariati contesti. Il perfezionamento riguarda il paracadutismo, sci, situazioni in ambienti di roccia, montani e sub. Superato tutto questo si potrà infine ottenere il brevetto e così essere assegnati a una compagnia operativa all’interno della quale continuare con le specializzazioni ed entrare a contatto con i reparti speciali di tutto il mondo.