Quale strategia per fermare la mortale diffusione del Fentanyl? I volontari di “Un Mondo Libero dalla Droga” pensano che innanzitutto si debba prevenire, informando i ragazzi sui suoi effetti letali.

Cultura e Società postato da comunicatifirenze || 4 anni fa

Nel 2018 un uomo a Milano morì per overdose di Fentanyl, fu il primo caso in Italia. Da quel momento la diffusione di questo letale oppioide sintetico è stata preoccupante, e negli ultimi 4 mesi si sono registrate ben 76 decessi per overdose di Fentanyl.

La domanda da porsi è: se i ragazzi che hanno assunto la dose letale di Fentanyl fossero stati completamente informati sui suoi effetti e sui rischi connessi, lo avrebbero fatto comunque? È possibile ipotizzare che tutte le informazioni su quella sostanza fossero quelle che gli aveva raccontato lo spacciatore, o l’amico che la sa lunga sugli stupefacenti?

Il Fentanyl è 100 volte più potente dell’eroina. Le dosi di Fentanyl si misurano in microgrammi… questo significa che un granellino in più può causare l’overdose e la morte. Ne erano coscienti i ragazzi che lo hanno assunto e che ci hanno rimesso la pelle?

L’associazione internazionale “Un Mondo Libero dalla Droga” crede che la prevenzione possa giocare un ruolo vitale per far sì che i ragazzi decidano con la loro testa, non con quella degli spacciatori o con quella degli amici che la sanno lunga. E neppure con la testa degli artisti irresponsabili che non fanno mistero delle loro dipendenze, delle serie TV che propongono protagonisti che si drogano con disinvoltura, dei media che propagandano le idee di chi vorrebbe la droga legale e libera.

La Chiesa di Scientology sostiene la campagna di “Un Mondo libero dalla Droga” fin dalla sua fondazione. L’associazione organizza eventi pubblici e lezioni nelle scuole, per informare sugli effetti dannosi degli stupefacenti. A partire dal 2015 i volontari della campagna hanno tenuto lezioni a migliaia di ragazzi toscani delle scuole medie inferiori e superiori.

“L'arma più efficace nella guerra contro la droga è l'educazione.” L. Ron Hubbard

Fonte: https://www.noalladroga.it/