Vi capitano, con una certa frequenza, una o più di queste cose? 1- Gli amici vi supplicano di preparare la torta per le feste di compleanno dei loro bambini? 2- Chi ha avuto la buona sorte di venir...

Aprire un catering: prospettive e considerazioni

Lavoro postato da MarcoDegli || 11 anni fa

Vi capitano, con una certa frequenza, una o più di queste cose?

1- Gli amici vi supplicano di preparare la torta per le feste di compleanno dei loro bambini?

2- Chi ha avuto la buona sorte di venire a cena da voi fa di tutto per ricevere un secondo invito e gustare un'altra volta la vostra cucina?

3- I colleghi vi si avvicinano con la proposta di occuparvi della cena per la loro festa di fidanzamento?

Se vi succedono una o più di queste cose, complimenti! Può essere che aprire un servizio di catering sia davvero l'attività che fa per voi. Ed è un impiego avvincente, mai stucchevole, e che può darvi grandi soddisfazioni; d'altro canto, è anche un lavoro difficile, per cui dovete tenere conto di mille dettagli diversissimi, dalle creme delle tartine alla scelta dei tavoli pieghevoli, e di sicuro impegnativo. Un servizio di catering, infatti - può capitare di scordarlo, ed è quindi bene calcare il punto - non è un ristorante. Questo è un'attività con elevato grado di stabilità, con una sede fissa, con dei menù che una volta stabiliti rimangono gli stessi anche per mesi, con una clientela consolidata; il catering è invece una realtà in continuo mutamento, dove c'è sempre un' urgenza, dove non mancano mai le novità. Un po' come aprire un ristorante nuovo ogni mattino, per poi chiuderlo ogni sera e prepararsi all'indomani con nuove energie. Non dimentichiamo, indubbiamente, I punti di vantaggio che sono caratteristici dell'aprire un'attività di servizio catering: fra questi, spiccano assolutamente I bassi costi di avvio, che sono certamente più ridotti di quelli tipici di altre realtà di ristorazione. Nessun affitto di grandi locali, ad esempio; nè, com'è logico, le corrispondenti bollette di servizio. Perfino oggetti necessari a un ristorante fin dal primo giorno, come piatti, bicchieri e tovaglie, potremo non acquistarli e limitarci a noleggiarli o farli noleggiare dai nostri clienti, sempre che non sia il cliente stesso a desiderare di usare i propri. Non pensiamo però che sia tutto e solo oro, per chi decide di aprire un catering: ci son anche preoccupazioni tipiche di questo lavoro e che non toccano I titolari di ristoranti. Una di queste, per esempio, è il trasferimento del cibo, che è una problematica costante nel catering e diventa ancora più fondamentale quando si lavora all'aperto, o comunque senza una cucina sul posto, e si deve quindi anticipare di portare con sè sia cibi caldi che cibi freddi alla giusta temperatura: pensiamo ad un pranzo in un parco, o ancora ad un coffee break in un'azienda. In questi casi l'aspetto logistico è eminente, e perchè tutto vada al meglio è necessario essere preparati e dotati di tutte le attrezzature necessarie a terminare il servizio. La raccomandazione più importante è verosimilmente quella che si può sempre fare quando si sta per avviare un'attività basata su una passione: nel momento in cui diventa un impiego, deve smettere di essere un hobby. Cucinare per gli amici, per il diletto di farlo, è una questione totalmente diversa dal vivere e guadagnare con il catering, e non si può prescindere, nel lavoro, da considerazioni attente e ponderate di tipo economico, quantitativo (lo spreco è il principale problema dei catering) e naturalemente temporale.