Dopo il Golfo del Messico anche una piattaforma situata a nord della località balneare di Hurgada ha cominciato a perdere "oro nero". Lo ha confermato il portavoce del Governo egiziano, Magdy Rady,...

Estero postato da muraleswebstudio || 13 anni fa

Dopo il Golfo del Messico anche una piattaforma situata a nord della località balneare di Hurgada ha cominciato a perdere "oro nero". Lo ha confermato il portavoce del Governo egiziano, Magdy Rady, pur precisando che la macchia è contenuta e la situazione è sotto controllo. Tuttavia questo non ha impedito che fossero contaminate 160 km di coste. In questa vastissima area rientrano anche località turistiche.

LA PERDITA è stata individuata intorno alla metà di Giugno anche se la notizia è stata divulgata diversi giorni dopo. Poiché il turismo è la fonte dell'economia egiziana, il governo ha preso subito provvedimenti ed ha prelevato campioni di greggio per accertarne la provenienza, così come afferma il ministro del petrolio egiziano, Sameh Fahmi. Secondo molte persone, questi accertamenti dimostrano che in realtà la situazione non è così sotto controllo come si afferma. Dopotutto per tenere sotto controllo la perdita di una piattaforma occorrono mezzi all'avanguardia, non uomini su zattere provvisti di reti e spugne come dimostrano alcune foto.

I RISCHI.
Purtroppo il rischio di sporcare l'immagine del Mar Rosso - punta di diamante nel settore turistico- è alta e pericolosissima per l'economia di quel paese. Fra le altre cose non è possibile tenere sotto controllo nemmeno i venti che agiterebbero le acque portando la marea in zone molto più estese e mettendo a repentaglio la stessa incolumità dei 2000 operai che con le loro braccia stanno cercando disperatamente di contenere la marea nera.

Fonte: http://www.dazebao.org/news/index.php?option=com_content&view=article&id=10933%3Amarea-nera-nel-mar-rosso-tace-la-stampa-europea&catid=55%3Aambiente&Itemid=173