Approvata dal Cdm l'agenda verde che prevede una serie di norme riguardanti la difesa e la tutela dell'ambiente, dallo smaltimento dei rifiuti all'impatto ambientale, che gravano sui consumatori, le aziende e gli entri locali. Le misure prevedono l'unificazione delle Commissioni Aia e Via, lo stanziamento di incentivi per le pmi più organizzate e sostenibili, nonché la pianificazione degli inceneritori per lo smaltimento dei rifiuti. Lo spazio dedicato alla green economy vede al centro del provvedimento il mercato dei materiali e dei prodotti riciclati, sostenendone il riutilizzo anche in termini energetici. Le previsioni sono ambiziose, ovvero raggiungere il 65% di raccolta differenziata entro il 2020, grazie alla quale produrre maggiore occupazione ed innovazione tecnologica, cosi da adeguare la normativa al dato reale ed evitare che i Comuni incorrano in sanzioni per il mancato raggiungimento di tali obiettivi.