17 maggio 2014: manifestiamo uniti contro l’austerità e le  privatizzazioni, contro il governo Renzi e l’UE antisociale, reazionaria e militarista, per una nuova società fondata sulla comunità dei...

Italia postato da piattaformacomunista || 9 anni fa

17 maggio 2014: manifestiamo uniti contro l’austerità e le  privatizzazioni, contro il governo Renzi e l’UE antisociale, reazionaria e militarista, per una nuova società fondata sulla comunità dei beni!

 

Il prossimo 17 maggio si svolgerà a Roma (P.zza della Repubblica, h. 14.00) una manifestazione nazionale contro la nuova stagione di privatizzazioni, attacco ai diritti sociali e alle libertà dei lavoratori.

Negli ultimi tempi la brutale offensiva capitalista, volta a scaricare tutte le conseguenze della perdurante crisi sulle spalle dei lavoratori e dei popoli, si è caratterizzata per il rilancio della politica neoliberista del “privato è obbligatorio e ineluttabile”.

Il governo illegittimo di Renzi, in continuità con i governi precedenti, accelera l'applicazione delle misure di competitività e di austerità, delle privatizzazioni, persegue un disegno reazionario e autoritario, sostenuto dai padroni, dai parassiti, dai ricchi, responsabili e beneficiari della crisi.

Con il Jobs Act che estende la precarietà e intensifica lo sfruttamento, con il Piano casa che dichiara guerra alle occupazioni per necessità, con l’accordo sulla legge elettorale di stampo fascista col delinquente Berlusconi, con il mangia-mangia dell’Expo, con la criminalizzazione della protesta sociale, il governo Renzi ha mostrato il suo vero volto antioperaio, antipopolare e antidemocratico.

Questa politica è portata avanti sotto l’impulso e con la supervisione della Troika (UE, BCE, FMI), attraverso strumenti implacabili come il Fiscal compact e il Trattato di libero scambio, che servono gli interessi del capitale finanziario e liquidano un secolo di conquiste operaie, diritti e libertà democratiche.

La manifestazione del 17 maggio si oppone a queste politiche. Perciò la sosteniamo e ci uniamo alle reti, alle associazioni, ai comitati, ai movimenti e alle organizzazioni che l’hanno promossa, per ampliare e raccogliere l’opposizione sociale e politica al governo Renzi e alle sue misure antioperaie, gettando le basi di un’ampia coalizione popolare, con la classe operaia alla sua testa.

Per avanzare su questa strada è necessario criticare a fondo le posizioni delle forze radical-opportuniste e socialdemocratiche, come quelle che propagandano un illusorio progetto di riforma dell’UE, in nome di una “altra Europa possibile” (che nel capitalismo è invece impossibile o reazionaria), senza mettere mai in discussione le fondamenta, la natura, gli interessi che sostiene.

Queste forze non solo sono contrarie all’uscita dall’UE, dall’euro, dalla NATO, al ripudio dell’insostenibile debito “pubblico” che strangola i lavoratori e i popoli, ma tramite alcuni “intellettuali” si spingono a rivendicare una “comune politica estera e di difesa” per l’UE imperialista.

A tanto porta l’assenza di una prospettiva politica rivoluzionaria e di classe di fronte all’aggravarsi della crisi generale del capitalismo, un sistema moribondo che non ha più nulla da offrire alla maggioranza della società, se non disoccupazione, miseria, disastri ambientali, guerre di rapina.

La lotta potrà essere vincente solo se la mobilitazione si svilupperà apertamente e direttamente contro le forze imperialiste e capitaliste che dirigono il processo antidemocratico, neoliberista e guerrafondaio, contro  i loro complici, rafforzando alla base l’organizzazione operaia e popolare.

Solo una posizione di netta rottura con l’UE dei monopoli, con il sistema capitalista, le sue crisi e le sue guerre, per una attiva solidarietà internazionalista, per la conquista rivoluzionaria del socialismo – la società pianificata fondata sulla comunità dei beni - servirà a sviluppare la resistenza dei lavoratori, a riorganizzare il nostro campo, portando a nuovi livelli la lotta di massa. 

Se è vero che non vi sarà alcuna positiva uscita dalla crisi senza un’energica mobilitazione operaia e popolare, è altrettanto vero che la prospettiva da agitare non è quella della falsa “democrazia partecipativa”, ma quella del potere nelle mani alla classe operaia, alternativa sicura alla barbarie imperialista e capitalista.

Costruiamo il Fronte popolare contro il governo Renzi e l’UE antisociale, antidemocratica e militarista, per un “semestre” di lotta di classe degli sfruttati contro gli sfruttatori!

Astensione di massa alle farsa delle euro-elezioni, come scelta politica attiva e consapevole per delegittimare e rigettare l’UE dell’oligarchia finanziaria e i corrotti politicanti borghesi!

Realizziamo nelle lotte odierne l’unità dei comunisti e degli elementi avanzati del proletariato per formare un forte e combattivo Partito comunista, guida della lotta per la nuova società!

 

13 maggio 2014                                           Piattaforma Comunista

 

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Fonte: https://lists.riseup.net/www/d_read/piattaforma_comunista/Documenti/17_maggio_14.pdf