«Fate nuove indagini sull'omicidio di Yara». A chiederlo sono gli stessi genitori della tredicenne rapita e uccisa il 26 novembre 2010 a Brembate Sopra e ritrovata in un campo a Chignolo d'Isola tr...

Yara, l'appello dei genitori: «Si continui a indagare»

Italia postato da foresto || 11 anni fa

«Fate nuove indagini sull'omicidio di Yara». A chiederlo sono gli stessi genitori della tredicenne rapita e uccisa il 26 novembre 2010 a Brembate Sopra e ritrovata in un campo a Chignolo d'Isola tre mesi dopo. Portavoce della famiglia è Giorgio Portera, il consulente incaricato dai Gambirasio di approfondire gli aspetti tecnici delle indagini. Ieri sera il genetista forense, ex ufficiale dei carabinieri del Ris di Parma, è intervenuto alla trasmissione di Raitre «Chi l'ha visto?» dove, oltre a riportare l'appello della famiglia di Yara, ha spiegato di aver depositato in procura a Bergamo una consulenza di parte nella quale, in concreto, vengono chiesti nuovi accertamenti e, dunque, un supplemento d'indagine.

Che l'indagine sull'omicidio di Yara, tuttora irrisolto, debba proseguire viene dato per scontato anche in procura. Il 25 gennaio scorso il giudice per le indagini preliminari Vincenza Maccora aveva prorogato le indagini di 6 mesi, firmando una richiesta in tal senso presentata dal pm titolare dell'inchiesta, Letizia Ruggeri. I 6 mesi di proroga scadono il 26 giugno, vale a dire tra una settimana. Che l'indagine proseguirà sembra comunque scontato. A gennaio alla richiesta del pm era stata affiancata anche una memoria difensiva presentata dall'avvocato Enrico Petillo, il legale della famiglia Gambirasio. Ora, alla scadenza dei sei mesi di proroga delle indagini, è il consulente della famiglia, attraverso la perizia di parte, a chiedere che le indagini proseguano. Indicando anche su quali fronti dovrebbero concentrarsi le attenzioni degli inquirenti. In particolare Portera chiede che venga fatta luce sull'esatta natura della polvere di cantiere che era stata rinvenuta sul corpo di Yara ritrovato nel campo di via Bedeschi a Chignolo. 

Proprio la polvere di cantiere, assieme ai tagli - superficiali - riconducibili a un taglierino, e le testimonianze della presenza di un furgone bianco nella zona di Brembate Sopra (e in particolare ad Ambivere, dove una donna sentì anche un grido provenire da un mezzo descritto come un furgone bianco) avevano spinto gli inquirenti a indagare proprio nell'ambiente dell'edilizia, in particolare dopo che i cani molecolari portarono, nei giorni immediatamente successivi la scomparsa di Yara, le persone impegnate nelle ricerche verso l'allora cantiere di Mapello, che oggi è diventato un centro commerciale. L'altro aspetto che Giorgio Portera chiede agli inquirenti che venga ulteriormente approfondito è la presenza di fibre di tessuto rosso ritrovate anch'esse sul corpo senza vita della tredicenne di Brembate Sopra: un aspetto, anche questo, che spinse gli investigatori a concentrarsi sul mondo dell'edilizia, visto che quel genere di tessuti viene usato proprio nel settore, in particolare proprio sui furgoni dei muratori, per appoggiarvi il materiale e le attrezzature. «Con questo supplemento d'indagine - ha spiegato il genetista forense alle telecamere di "Chi l'ha visto?" - chiediamo ufficialmente che vengano approfonditi alcuni elementi che erano stati trascurati, in un primo momento, per necessità logistiche di uomini e di mezzi, ma che ora devono necessariamente essere vagliati nei dettagli».