La Cgil mira a eliminarli con un referendum mentre il governo pare disposto a ridimensionarli. Come funzionano i buoni-lavoro che fanno così discutere Un altro boom anche nel 2016. E' quello r...

Economia postato da thebirdnews || 7 anni fa

La Cgil mira a eliminarli con un referendum mentre il governo pare disposto a ridimensionarli. Come funzionano i buoni-lavoro che fanno così discutere

Un altro boom anche nel 2016. E' quello registrato dai voucher, i buoni utilizzati per pagare il lavoro accessorio (occasionale) che sono cresciuti del 32,3% nei primi mesi del 2016, raggiungendo la soglia di 121 milioni di unità. Si tratta di numeri importanti, soprattutto se si considera che i voucher avevano già registrato un incremento impetuoso (+67,6%) nel corso del 2015. Per la Cgil, che ha promosso un referendum per eliminare del tutto i voucher, dietro a questi buoni si nascondono nuove forme di sfruttamento del lavoro e di precariato. Il responsabile economico del Pd, Filippo Taddei, invita invece a non criminalizzarli. Dello stesso parere è anche il ministro del Lavoro,Giuliano Poletti, che si è detto però disposto a limitarne l'uso, qualora fosse necessario.

Incasso in banca

Se un datore di lavoro (in qualsiasi settore) ha bisogno di una prestazione saltuaria, per esempio di un cameriere che vada a servire al ristorante di tanto in tanto o di un giovane che sgombra una cantina e un solaio, può pagarlo almeno 10 euro lordi l'ora utilizzando appunto questi buoni. In base al tempo lavorato, il dipendente riceve i voucher a fine giornata, per poi incassarli attraverso gli stessi canali in cui sono venduti, cioè in banca, negli uffici postali o dai tabaccai. Esistono anche dei buoni multipli del valore unitario di 20 o 50 euro, per chi ha intenzione di remunerare un po' di più le prestazioni di cui ha bisogno.

Occupazione: perché cresce il popolo dei voucher

Dei 10 euro lordi di ciascun voucher, 7,5 euro finiscono in tasca al lavoratore, circa 50 centesimi (cioè il 5%) vanno all'Inail per l'assicurazione contro gli infortuni, una somma attorno a 1,3 euro (il 13%) è destinata ai contributi pensionistici mentre altri 50 centesimi sono rappresentati da una commissione sulla vendita applicata per gestire tutte le pratiche. I buoni-lavoro, dunque, hanno lo scopo di dare una copertura contributiva e contro gli infortuni a chi di solito lavora a spizzichi e bocconi e servono, almeno in teoria, per far emergere impieghi che spesso sono invece remunerati in nero, soprattutto quando vengono svolti dai giovani.

Voucher, quando possono essere usati e quando no

Fonte: http://thebird.altervista.org/voucher-perche-vogliono-limitarne-luso/