Un’ inchiesta del professor Campiglio mette in mostra come gli affitti di Milano, le bollette, e il caro vita renda il nord la parte più povera dello Stivale.

Vivere al Nord..e il portafoglio sempre vuoto!

Economia postato da saramoca || 13 anni fa

Il professor Luigi Campiglio dell' Università cattolica ha presentato, al convegno sull' “Anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale”, uno studio sulla povertà alimentare che illustra come al nord si è più poveri. Le cause principali di questa povertà sono da riscontrare nei prezzi delle case, nei prezzi dei contratti di locazione, nei prezzi dei supermercati ma anche nell’abitudine di vivere da soli o in due. Vivendo da soli o in due i costi fissi pesano di più e si scivola senza accorgersene sotto la soglia della povertà : tra luce, acqua, gas, affitto stellare, auto o abbonamento ai mezzi pubblici, si tende sempre ad arrivare a fine mese con l'acqua alla gola e non riuscire a permettersi un qualsiasi genere di svago. Questa teoria del professor Campiglio è supportata da dati reali che mostrano che l'incidenza percentuale di famiglie povere al Nord Italia è del 7,28 % su un totale di 11 milioni e 390 mila famiglie. In termini numerici si parla di circa 30 milioni di persone tra cui 828 mila vivono sotto la soglia della povertà. Facendo un paragone con le altre fasce della nazione insorge ancor di più la situazione settentrionale in quanto il al centro la percentuale è del 4,7 % , circa 215.558 famiglie, e al Sud del 5,82 % circa 436.353 famiglie. A dover tirare più la cinghia e a fare attenzione a ogni minima spesa sono tutti coloro che vivono nella grande metropoli di Milano che tutti i giorni hanno da fare i conti con un mutuo pesante e un carrello della spesa spesso troppo ingombrante per le loro tasche.

Ulteriori informazioni : affitti di Milano