McAfee ha pubblicato il report 2011 Threat Predictions, prodotto sulla base degli studi condotti dai McAfee Labs, che descrive gli scenari relativi alle minacce informatiche per l’anno che sta per iniziare. Sotto i riflettori ci saranno le piattaforme e i servizi protagonisti del 2010, tra cui Google Android, Apple iPhone, Foursquare, Google TV e Mac OS X. Secondo gli esperti della società specializzata in sicurezza informatica, saranno questi i principali obiettivi dei cyber-criminali. I McAfee Labs prevedono anche l’esplodere di attacchi telematici per fini politici, e numerosi saranno i gruppi che seguiranno il paradigma WikiLeaks.
Nuove minacce informatiche da cui difendersi

Gli exploit prenderanno di mira i servizi di URL shortening, quali bit.ly, google.gl, t.co e tiny.cc, impiegati soprattutto per inserire link all’interno dei tweet di Twitter. Secondo i McAfee Labs, i criminali informatici cercheranno di sfruttarli per generare spam e scam. Pericoli anche per gli utenti di servizi di geolocalizzazione come Gowalla, Facebook Places e Foursquare, che saranno impiegati per entrare in possesso di tutte le informazioni possibili. Nel mirino dei cyber-criminali finirà in generale tutto il traffico dati prodotto da smartphone, tablet e altri dispositivi mobili. Saranno soprattutto le utenze mobili aziendali a subire attacchi e tentativi di intrusione.

Apple Mac OS X non costituirà più una sorta di isola felice, al riparo da virus, malware, trojan e compagnia. Sotto attacco finiranno anche gli iDevice che girano su iOS, il sistema operativo mobile impiegato su iPhone, iPod touch e iPad. Non mancheranno rischi per gli utenti di piattaforme di Internet TV, all’interno delle quali i criminali informatici cercheranno di piazzare applicazioni malevole e codice infetto. Uno dei maggiori target sarà Google TV.

Attenzione anche alle nuove botnet. Nonostante Mariposa, Bredolab e altre specifiche botnet Zeus siano state abbattute, nel 2011 arriveranno altre soluzioni più sofisticate. Nuove minacce giungeranno anche sul fronte hacktivism e a farne le spese saranno i governi e le aziende prese di mira dagli attivisti.