Il Salento non è solo mare ma anche storia, arte, cibo e tantissimo altro. Ecco alcune idee per una vacanza alternativa in Salento.

Vacanze in Salento: le alternative al turismo balneare

Turismo postato da Quentin || 7 anni fa

Il Salento è, nell’immaginario comune, sinonimo di divertimenti estivi e di turismo balneare. In realtà, il Tacco d’Italia è molto di più e offre una serie di alternative validissime agli amanti di un turismo più di nicchia, orientato all’arte, al contatto con la natura o all’eno-gastronomia.

Il turismo d’arte del Salento

Un b&b con piscina Lecce è l’avamposto ideale da cui partire per scoprire le suggestioni artistiche e storiche del posto. Lecce è una delle capitali del barocco italiano, eccellenza architettonica che, grazie alla tipica pietra leccese malleabile e di facile lavorazione, presenta un centro storico straordinario, ricco di fascinazione che partono nell’epoca romana, con l’anfiteatro che troneggia accanto alla piazza principale; lungo le vie si articolano opere stupende, tutte realizzate tra il XVI e il XVIII secolo.

Arte e narrazioni storiche che si raccontano anche sul profilo urbano di Otranto, saccheggiata e messa a fuoco nel 1480 dall’Impero Ottomano, e nella scalmanata Gallipoli, dove sorge la Cattedrale di Sant’Agata.

Eno-gastronomia

Olio extravergine d’oliva, vino primitivo e negroamaro. E poi pasticceria eccellente, produzioni della terra genuine, pane tipico e focacce preparati ancora secondo la tradizione di un tempo. Il tutto, in splendidi casolari riportati alla luce o in agriturismi che si perdono nel rosso degli uliveti, dove fare sport, entrare in contatto con la natura più incontaminata e scappare per un po’ dallo stress urbano.

Musica

In Salento puoi cogliere l’occasione per scoprire un modo diverso di approcciarsi alla musica. Lì la pizzica, il ballo tipico del posto, fa da colonna sonora a ogni evento, dalle sagre di paesi alle scanzonate per la strada. Un genere che non si ferma a farsi conoscere, uguale a se stesso; la taranta leccese si mescola al reggae, alle venature del rock e dell’elettronica, generano stili nuovi e unici, impossibili da rinvenire altrove. In principio fu il tarantamuffin, mescolanza di pizzica e venature giamaicane, poi sono subentrate le sonorità dei Balcani, delle sperimentazioni elettriche e acustiche, dell’innovazione eretta a principio guida per i musicisti del posto.