Il Cav è il passato, insidiato com'è dalle "figurette" Meloni e Salvini. Serve una persona in grado di fare la destra europea di governo. Il candidato? Meglio che i dem non sappiano il nome...  L...

Italia postato da thebirdnews || 7 anni fa

Il Cav è il passato, insidiato com'è dalle "figurette" Meloni e Salvini. Serve una persona in grado di fare la destra europea di governo. Il candidato? Meglio che i dem non sappiano il nome... 

La sinistra italiana, che amava definirsi europea, ha sempre sognato di avere di fronte a sé, come avversario e talvolta alleato, una destra anch’essa europea. Il contrario non è mai successo perché la destra, quella post Prima Repubblica, ha sempre considerato la sinistra, tutta quanta, il male assoluto. Si è trattato, come era evidente e come lo è sempre di più, di due stupidaggini. Per la sinistra vale l’antico motto di Massimo D’Alema secondo cui «non ci sarebbe alcuna ragione in Italia per stare a sinistra se non per il fatto che c’è questa destra». Il capo del "No" referendario voleva dire che dalla sinistra lui non si è mai aspettato molto anche se oggi scrive cose invero assai interessanti e rincuoranti per risvegliarla.

C'ERA UNA VOLTA LA DESTRA DEI SIGNORI. Il tema della destra è, invece, più intrigante. La destra in Italia è stata “estrema destra”, estromessa dal patto costituzionale dal dialogo con le altre forze politiche. In verità il dialogo c’ è sempre stato, in particolare con la Dc e infine con Bettino Craxi. Anche l’omaggio di Giorgio Almirante alla salma di Enrico Berlinguer rese evidente che molta acqua aveva scolorito i vecchi odi. Per la sinistra, però, la destra era la Dc. Non era vero, cioè era una semplificazione che negli anni del “compromesso storico” venne superata, al solito, in modo troppo radicale. C’era poi una destra di “signori” rappresentata da Giovanni Malagodi e da uno strano animale politico inventato da Ugo la Malfa e poi tenuto in vita da Giovanni Spadolini. Questa era destra al modo in cui piaceva alla sinistra, cioè patriottica, costituzionale, liberista ma non chiusa al dialogo con il famoso movimento operaio.

Fonte: http://thebird.altervista.org/un-papabile-erede-di-berlusconi-ce-ma-non-ditelo-al-pd/