L'eiaculazione ritardata può essere descritta come il problema simmetrico ma opposto all'eiaculazione precoce: a fronte di una stimolazione erotica sopra la media il soggetto affetto da questa pato...

Salute e Benessere postato da Lianaonline || 7 anni fa

L'eiaculazione ritardata può essere descritta come il problema simmetrico ma opposto all'eiaculazione precoce: a fronte di una stimolazione erotica sopra la media il soggetto affetto da questa patologia non riesce a raggiungere l'orgasmo oppure necessita di molto tempo per farlo. Questo problema può riguardare sia il rapporto con la propria partner che l'autoerotismo o masturbazione, determinando gravi problemi relazionali e psicologici.

Al momento attuale non è stata stabilita una soglia oggettiva limite al di sopra della quale si possa parlare in maniera inequivocabile di eiaculazione ritardata, potendo essere il solo soggetto sofferente in grado di stabilire quale sia questo limite.

La patologia in esame viene solitamente distinta in:

  • primaria (qualora si manifesti dall'inizio dell'esperienza sessuale dell'uomo)
  • secondaria (qualora si manifesti in maniera improvvisa all'interno di un'esperienza sessuale, fino a quel momento, nella norma)
  • assoluta (qualora non si riesca mai a raggiungere l'orgasmo ed eiaculare)
  • situazionale (qualora non si riesca a raggiungere l'orgasmo nella maggioranza dei rapporti e solitamente in presenza di particolari fonti di stress).

Sono molteplici le possibili cause di questo disturbo ma si possono distinguere in organiche (es. diabete mellito, traumi midollari, morbo di Parkinson, alcuni tipi di neuropatia) e psicologiche (traumi sessuali passati, educazione familiare particolarmente rigida, sovra strutture personali di ordine culturale, religioso, deficit comunicativo, ansia da futura paternità o altri fattori di stress/ansia).

Considerando la delicatezza del problema e l'eterogeneità delle cause, sarebbe preferibile rivolgersi ad uno specialista medico, cercando di comunicargli in maniera limpida i problemi ed i possibili fattori scatenanti.

Solitamente, trattandosi di cause di natura psicologica sarà necessaria una terapia (di lunghezza variabile in relazione alla gravità ed alla natura del problema) con un terapeuta sessuale o un sessuologo. I metodi che hanno dimostrato una sensibile efficacia nella cura di questo particolarissimo problema (efficacia superiore al 75 %), sono diverse tecniche di rilassamento e di ricognizione degli impulsi sensoriali.

In effetti, studi applicati al problema, hanno dimostrato come sia la tendenziale attenzione ossessiva al problema (ovvero l'uomo si concentra eccessivamente sul proprio problema non facendo che aggravarlo) ad essere l'ostacolo più grosso per la via della cura. Solo rilassando la mente e cercando di concentrare la mente sulla piacevolezza delle sensazioni, si potrà superare il blocco ansiogeno.

D'altra parte, questo disturbo è spesso legato a disturbi psicologici legati all'impossibilità comunicativa con esponenti dell'altro sesso. Relazioni conflittuali con la propria madre o con la prima fidanzata, possono contribuire allo sviluppo di questa visione competitiva fra sessi, per la quale può arrivare a non considerarla degna di ricevere la propria “essenza maschile” (ovvero lo sperma) nel suo grembo.

Si possono però avere situazioni del tutto opposte, ovvero nelle quali la paura di non voler “sporcare” la propria donna (vista come una figura immacolata e virginale) con lo sperma, determina un blocco uguale nei risultati ma opposto nelle cause scatenanti (si tratta di casi tipici per persone caratterizzate da un background culturale e religioso estremamente rigido).

Quando la mente è concentrata su altro (lavoro, problemi psicologici o altro) e non sul momento di piacevole intimità che si sta vivendo, è molto difficile raggiungere l'orgasmo portando a rapporti sessuali dalla lunghezza biblica e spesso senza lieto fine.

Spesso la cura dell'eiaculazione ritardata è resa estremamente difficoltosa perché i problmi psicologici sono risalenti nella fanciullezza o nell'adolescenza del soggetto, me è solitamente risolvibile attraverso terapia di coppia, ipnosi, rilassamento profondissimo.

Una recente ed interessante opportunità può essere rappresentata dalla Sex Therapy, che può permettere alla coppia di avere una visione consapevole e netta della propria situazione, e allo stesso tempo di apprendere le tecniche concrete per aumentare la ricettività e la comprensione della propria sensorialità sessuale.

Senza comunicazione, senza apertura, senza accettazione del proprio problema, non si riesce ad uscire da questa insidiosa patologia sessuale.

Fonte: http://www.farmacia-italia.com/