È  in corso una  mostra  dedicata a Ugo Tamburini, fotografo e sindaco imolese, nato nel 1850 e morto nel 1914. Ugo Tamburini ha contribuito in modo rilevante alla creazione della memoria visiva de...

UGO TAMBURINI, UNA VITA DI FOTOGRAFIE di Anna Scorsone Alessandri

Cultura e Società postato da anna scorsone || 9 anni fa

È  in corso una  mostra  dedicata a Ugo Tamburini, fotografo e sindaco imolese, nato nel 1850 e morto nel 1914. Ugo Tamburini ha contribuito in modo rilevante alla creazione della memoria visiva della città di Imola tra Ottocento e Novecento.

L’esposizione propone un percorso per immagini della città e dei dintorni   in un momento di notevoli trasformazioni dal punto di vista urbanistico e architettonico. Le immagini di Imola scattate a fine Ottocento mostrano una città ancora racchiusa dalle mura perimetrali. Tamburini fotografa l’imponente Rocca, la Cattedrale di San Cassiano, l’antico complesso dell’Osservanza e numerosi palazzi storici. Allo stesso modo ritrae esempi di edilizia moderna, come l’Ospedale di Santa Maria della Scaletta e i padiglioni  del nuovo manicomio.

All’inizio del Novecento Imola si trasforma: sono abbattute tutte le mura e quasi tutte le porte, modificati o cancellati vecchi edifici, aperte vie di circonvallazione. Nascono così anche le prime industrie. Nei dintorni di Imola, Tamburini fotografa rocche, castelli, chiese e abitati, con un’attenzione  particolare per i paesi delle valli del Santerno e del Senio. Le immagini del territorio si trovano in gran parte in una  pubblicazione dal titolo  Imola e la Valle del Santerno”,  inserita nella serie Italia artistica diretta da Corrado Ricci.  Realizza un album di opere e manufatti artistici del Museo Nazionale di Ravenna e pubblica le dispense Imola e i suoi dintorni.

La mostra  vuole essere l’occasione per raccontare e spiegare ai visitatori i procedimenti fotografici utilizzati in un’epoca, quella in cui Tamburini, che se non è da considerare pionieristica segna comunque i primi passi della fotografia, della sua evoluzione e diffusione. Il percorso è arricchito dalla esposizione di alcune macchine fotografiche d’epoca non appartenute a Tamburini ma a lui coeve. Inoltre all’interno della mostra sono presenti alcune caratteristiche della Sala posa, le nuove possibilità di Riprese in esterno, facilitata dalla diffusione dei negativi alla gelatina su lastra di vetro, più sensibili e di uso assai più pratico di quelli al collodio, le evoluzioni delle tecniche di Sviluppo e stampa.  

Ugo Tamburini acquista la sua prima macchina fotografica nel 1888. A quei tempi è un ricco benestante che sperimenta la fotografia in un ambito privato  e si dedica a progetti di natura scientifica e artistica. Il paesaggio di Tamburini da fotografo dilettante a fotografo di professione avviene attorno alla fine dell’Ottocento, quando in seguito a difficoltà finanziarie  è costretto a vendere i suoi beni e fare della fotografia un mestiere.

Tra i suoi progetti vi è la collezione dei malati di mente del manicomio di Imola, una raccolta di ritratti e studi di fisiognomica, con la quale partecipa a numerose esposizioni internazionali. Tamburini realizza  anche campagne fotografiche per documentare l’organizzazione ospedaliera imolese. Alla fine dell’Ottocento la fotografia si afferma come strumento indispensabile  nel lavoro scientifico.

In questo ambito Tamburini collabora  con Giuseppe Scarabelli, scienziato imolese dai vasti interessi, che gli commissiona campagne di documentazione di scavi archeologici, particolari conformazioni del territorio, reperti  del Gabinetto di storia naturale. Negli ultimi anni di vita Tamburini raccoglie in alcuni album immagini di “fatti, cose e uomini” di Imola scomparsa e numerosi ritratti di cittadini imolesi. Questi album, dopo la sua morte, vengono donati dalla famiglia alla Biblioteca.    

La mostra è divisa in due percorsi: uno allestito presso la Libreria francescana della Biblioteca comunale, via Emilia 80 di Imola e l’altra presso il Centro Polivalente Gianni Isola, Piazza  Matteotti 4, Imola.  Tra i materiali che si potranno ammirare vi è anche un album di famiglia oggi depositato presso la Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, mentre altri contributi sono forniti dall’Associazione per Imola storico artistica e dell’Istruzione Superiore Francesco Alberghetti.

La mostra “Ugo Tamburini, è  progettata dalla Biblioteca comunale di Imola e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, che hanno sostenuto l’intero progetto. Visitabile fino al 13 luglio 2014, ingresso libero.

                                        Anna Scorsone Alessandri