Truffe online con finti buoni “H & M”. Falsi messaggi per buoni da 100 euro sui nostri dispostivi. Lo “Sportello dei Diritti”: non rispondete a fantomatiche proposte di regali e cestinate que...

Truffe online con finti buoni “H & M”. Falsi messaggi per buoni da 100 euro sui nostri dispostivi

Italia postato da dagata || 5 anni fa

 

Truffe online con finti buoni “H & M”. Falsi messaggi per buoni da 100 euro sui nostri dispostivi. Lo “Sportello dei Diritti”: non rispondete a fantomatiche proposte di regali e cestinate questi messaggi anche se provengono dai nostri contatti. L’allerta anche su Commissariato di PS On Line della Polizia Postale

 

                                                  

 

Da tempo lo “Sportello dei Diritti” mette in guardia i cittadini da una delle più classiche frodi online: quella della promessa di un falso buono da spendere presso grandi esercizi commerciali delle catene più note. Il problema più frequente deriva dal fatto che il messaggio che può giungere sulle nostre app di messaggistica o email, può provenire dai nostri contatti noti, e questo crea l’illusione di una parvenza di veridicità della comunicazione, con la conseguenza che è facile cascare nella trappola. Per fare un esempio la Polizia Postale attraverso un post pubblicato sulla pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” ha voluto sottolineare cosa possa accadere dalla sottovalutazione di messaggi pervenuti dai nostri contatti: “A volte i nostri problemi derivano proprio dalla involontaria superficialità dei nostri contatti. Un buono spesa, un affare o comunque un vantaggio per noi non è tale solo perché ci proviene da un contatto sicuro.” È facile, infatti, scambiare come vero un invito di “H & M”, - assolutamente estranea nella fattispecie come quella pubblicata dalla Polizia Postale - a cliccare un link per ricevere un buono della multinazionale dell’abbigliamento che poi non solo si rivela falso, ma anche un modo per intrufolarsi nel nostro dispositivo e carpire i nostri dati sensibili o effettuare operazioni non desiderate. Ancora una volta, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il modo migliore per difendersi, è quello di non rispondere mai a questi messaggi dal contenuto truffaldino e quindi di non cliccare sui link cui solitamente conducono o rispondere alle richieste di dati personali o bancari anche se provengono dai nostri contatti più fidati. È sufficiente cancellare immediatamente queste comunicazioni dal proprio dispositivo e non contribuire a diffonderle, evitando di inoltrarle ulteriormente ai nostri amici o conoscenti. Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgersi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.