Quando si parla di lascito ereditario si intende un documento che viene prodotto nel momento in cui si scrive un testamento, in cui vengono espresse le volontà post morte.

Economia postato da RebeccaN || 7 anni fa

Quando si parla di lascito ereditario si intende un documento che viene prodotto nel momento in cui si scrive un testamento, in cui vengono espresse le volontà post morte. Esistono due tipi diversi di lasciti ereditari ed in entrambi i casi ci sono delle regole precise da seguire affinché il documento sia da considerarsi valido, in modo da garantirsi che le proprie volontà vengano rispettate alla lettera quando abbandoneremo questa esperienza terrena. Attraverso il testamento si può scegliere di lasciare delle quote di beni disponibili a chi crediamo meriti la nostra riconoscenza o un’opera di bene; infatti delle persone scelgono di includere delle associazioni ONLUS nel proprio lascito ereditario.

Cos’è un Lascito Ereditario

Attraverso un lascito ereditario, quindi, si può destinare una parte o la totalità della quota disponibile ad una persona (o diverse) piuttosto che ad associazioni. Molte persone rimandano incoscientemente il momento della stesura del testamento in quanto siamo per natura portati a ragionare come se il tempo a disposizione in vita sia sempre una risorsa infinita. In assenza di un testamento, olografo o pubblico che sia, le quote dei beni immobili o mobili vengono spartite per legge secondo delle percentuali che vedono il coniuge come destinatario principale, dato che a lui verranno assegnati anche eventuali debiti del compagno defunto. Di conseguenza, il testamento è l’unico modo che abbiamo a disposizione per garantirci che i nostri averi verranno spartiti secondo le nostre volontà, in alternativa sarà la legge a scegliere per noi.

Lascito Ereditario: Testamento Pubblico ed Olografo

Nel momento in cui decidiamo di emettere un lascito ereditario, dobbiamo considerare che ci sono due principali modalità di scriverne uno. Il primo è il testamento pubblico, che ha la caratteristica di essere scritto in presenza di un notaio che ne garantirà sin da principio la validità, e lo firmerà a conferma dell’emissione di un documento a norma. In alternativa possiamo considerare il testamento olografo, che viene da scritto dal testatore di proprio pugno nella sua totalità, includendo data, corpo del testo e firma. In un secondo momento, anche in questo caso, subentra la figura del notaio che custodisce il documento fino al momento del decesso del testatore, che può fare richiesta di tenerlo nascosto e segreto fino a quel momento.

Si può scegliere di destinare una parte dei propri averi ad associazioni ONLUS, chiudendo l’esperienza terrena con un’opera di bene che verrà sicuramente ricordata.

Qualunque siano le nostre volontà, vale la pena considerare la stesura di un testamento per garantirci che vengano rispettate alla lettera.

 

Fonte: http://lasciti.legadelfilodoro.it/page.php?p=5