Tarantini: così procuravo donne a Berlusconi e Frisullo

Attualità postato da raffaele || 14 anni fa

BARI - Era bipartisan quando forniva 'le ragazzè ai politici l’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini, finito sotto inchiesta per corruzione, favoreggiamento della prostituzione e cessione di cocaina ma anche per affari andati avanti forse anche con i favori di politici pugliesi. 

E’ quanto raccontano i verbali degli interrogatori ai quali Tarantini è stato sottoposto nelle indagini del pm Giuseppe Scelsi ed al contenuto dei quali dedica oggi due pagine il 'Corriere della Serà. Tarantini parla infatti del suo aver fornito “ragazze” sia a Berlusconi, ignaro del fatto che venissero pagate, sia al vicepresidente Pd della Regione Puglia, Sandro Frisullo, dimessosi nel luglio scorso dopo che venne fuori il suo nome. 

Si conferma, con più ampi dettagli, quanto era già stato pubblicato dal maggio scorso attraverso interviste alle 'ragazzè che, tramite Tarantini, erano state impegnate in feste nelle residenze del premier, o, come Patrizia D’Addario, si erano fermate per la notte con Silvio Berlusconi.

 A questo riguardo Tarantini nell’interrogatorio dice quanto aveva già detto nei mesi scorsi ai giornalisti: conoscendo “l'interesse” di Berlusconi “verso il genere femminile non ho fatto altro che accompagnare da lui ragazze che presentavo come mie amiche tacendogli che a volte le retribuivo”.

 In pratica, Berlusconi non sapeva di avere a che fare con un giro di prostituzione messo in piedi da Tarantini: “Io ho voluto conoscere il presidente Berlusconi – dice Tarantini, secondo il Corriere – e a tal fine mi sono sottoposto a spese notevoli per entrare in confidenza con lui”. Pagando almeno una decina di 'ragazzè per favori sessuali e dando 'rimborsi spesè a una trentina di loro per la partecipazione a feste col premier. Nelle parti pubblicate dei verbali di Tarantini riguardanti Berlusconi sono infatti elencate le donne portate a palazzo Grazioli e a Villa Certosa e indicazioni su voli, spostamenti, rimborsi ed eventuali retribuzioni. 

La parte meno nota delle dichiarazioni dell’imprenditore barese è, probabilmente, quella dei rapporti con il centrosinistra (a parte l’ormai nota cena elettorale del 2007 cui parteciparono anche Massimo D’Alema e il sindaco di Bari, Michele Emiliano). 

Tarantini racconta di aver fornito escort a Frisullo, anche in questo caso retribuendole: “Le attenzioni da me avute nei confronti di Frisullo mi hanno consentito – dice Tarantini – di essere dallo stesso presentato al dottor Valente, direttore amministrativo dell’Asl di Lecce”. Come aveva spiegato a Frisullo, Tarantini aveva infatti bisogno di “un’accelerazione dei pagamenti per le prestazioni effettuate” dalle sue aziende e “l'esecuzione di una delibera adottata in maetria di acquisto di tavoli operatori. So che Friisullo ha rappresentato più volte le mie esigenze al dottor Valente”. 

“La frequentazione di Frisullo – dice ancora Tarantini – mi serviva soprattutto per acquistare visibilità agli occhi dei primari che portavo da Frisullo”. 

A proposito dei suoi affari nel settore delle protesi, Tarantini ci tiene tuttavia a 'salvarsi l’animà: “Sono portato ad escludere – dice tra l’altro – che sia stata forzata la diagnosi nel senso di impiantare protesi a chi non ne aveva bisogno o ne aveva bisogno in maniera minore (...), che siano state impiante protesi per qualità e costo inferiori a quelle formalmente acquistate e impiantate”.

Fonte: http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=265991&IDCategoria=1