Fontemaggiore Teatro Stabile di innovazione organiza la stagione 2010-2011 del Teatro Clitunno di Trevi. Dal 26 novembre al 25 Marzo presenteranno teatro della contemporaneità ma legato alla tradizione.

Eventi postato da Marta || 13 anni fa

Quest'anno Fontemaggiore Teatro Stabile di innovazione organizza la stagione 2010-11 del Teatro Clitunno di Trevi.

Trevi e ti viene in mente l’olio, il sedano nero e il museo di Arte Contemporanea di Palazzo Lucarini. Tradizione e contemporaneità.

In questo incontro con una città con queste caratteristiche, sono queste le parole che ci sono rimaste in mente e che ci hanno portato a un nome: TEATRO DI STAGIONE, cioè teatro del tempo presente.

Dal 26 novembre al 25 marzo presenteremo un teatro figlio della contemporaneità, ma legato tenacemente alla tradizione.

Dai “Pasticceri” di Abbiati Capuano, una storia di fratelli che si snoda in un laboratorio di pasticceria, al “Venditore di caldarroste” de La casa dei racconti, sul rapporto maestro-allievo tra Tiberio Fiorilli e Molière nella Francia del seicento. Ancora due fratelli in rapporto con la madre in “Desideranza” dei Teatrialchemici, e due amiche berlinesi che raccontano le loro giornate sfrenate in “Regine” di Fontemaggiore. Un gruppo storico del teatro di ricerca, Ravenna Teatro, ci parla d’immigrazione raccontando con “Rumore di acque”, spettacolo in cui suonano dal vivo i Fratelli Mancuso, di quel gran contenitore di sogni e cadaveri che è il Mar Mediterraneo. Un altro Teatro stabile d’Innovazione, la Piccionaia di Vicenza, prosegue la tradizione della famiglia d’arte dei Carrara e si confronta con il “Sogno” di Shakespeare.

Una stagione di prova, un teatro di stagione, attendiamo i frutti…

CAMPAGNA ABBONAMENTI da martedì 23 a giovedì 25 novembre dalle ore 17.30 alle 20 presso il Teatro Clitunno


TREVI - TEATRO CLITUNNO

Teatro di stagione 2010-2011

stagione teatrale

Venerdì 26 novembre 2010 ore 21.15

COMPAGNIA ABBIATI – CAPUANO

Pasticceri. Io e mio fratello Roberto

Venerdì 3 dicembre 2010 ore 21.15

LA CASA DEI RACCONTI

Il venditore di caldarroste

Venerdì 14 gennaio 2011 ore 21.15

RAVENNA TEATRO

Rumore di acque

Sabato 5 febbraio 2011 ore 21.15

TEATRIALCHEMICI

Desideranza

menzione speciale Premio Scenario 2007

Martedì 8 marzo 2011 ore 21.15

FONTEMAGGIORE

Regine

storie di birra, rabbia e amore

Venerdì 25 marzo 2011 ore 21.15

La piccionaia

Sogno di una notte di mezza estate

ABBONAMENTO A 6 SPETTACOLI

Intero € 54 - Ridotto € 42 (sotto 26 anni e sopra 60 anni)

BIGLIETTI

Intero € 13 - Ridotto € 9 (sotto 26 anni e sopra 60 anni)

CARTATEATRO

3 spettacoli a scelta € 30

Convenzione Soci Coop Centro Italia

presentando la tessera alla biglietteria del teatro

Ingresso intero € 10 - Abbonamento intero € 42

Vendita abbonamenti e Cartateatro

Da martedì 22 a giovedì 25 novembre 2010 dalle 17.30 alle 20 presso il Teatro Clitunno

Vendita biglietti e Cartateatro

Il giorno dello spettacolo dalle ore 18 presso il Teatro Clitunno

Prenotazioni telefoniche: la settimana dello spettacolo dal lunedì al venerdì telefonando a Fontemaggiore tel. 075 5286651

TEATRO CLITUNNO Tel. 0742 381768 (solo nei giorni di spettacolo)

FONTEMAGGIORE tel. 075 5289555 – 075 5286651

www.fontemaggiore.it


Venerdì 26 novembre 2010 ore 21.15

COMPAGNIA ABBIATI – CAPUANO

Pasticceri. Io e mio fratello Roberto

di e con Roberto Abbiati e Leonardo Capuano

tecnica Alessandro Calabrese – Luca Salata

assistente alla regia Elena Tedde

produzione Benvenuti SRL – Armonia

Due fratelli gemelli. Uno ha i baffi l’altro no, uno balbetta l’altro no. Uno crede che la crema pasticcera sia delicata, meravigliosa e bionda come una donna, l’altro conosce la poesia, i poeti, i loro versi e li usa come chi non ha altro modo per parlare.
Uno è convinto che le bignoline siano esseri viventi fragili e indifesi, l’altro crede che le bignoline vadano vendute, sennò non si può tirare avanti.
Il laboratorio di pasticceria è la loro casa. Un mondo che si è fermato alle quattro di mattina, il loro mondo: cioccolata fusa, pasta sfoglia leggera come piuma, pan di Spagna, meringhe come neve, frittura araba, torta russa, biscotto alle mandorle e bavarese. Due fratelli che, come Cyrano e Cristiano, aspettano la loro Rossana in pasticceria. Se li vedi abbracciati, sembrano un' albicocca. Profumano di dolci e ascoltano la radio: musica, molta musica.

La scenografia è un vero laboratorio di pasticceria, durante lo spettacolo si fanno i dolci e alla fine si mangia tutti insieme.

"Abbiati e Capuano, che il pasticcere l’ha fatto davvero, giocano a fare i fratelli gemelli nati da madri diverse, in un rapporto simbiotico pieno di piccoli conflitti e grandi tenerezze. L’impatto con il pubblico è ravvicinato, per dare modo a due bravissimi attori di farci capire come impastare la vita con la crema al cioccolato e farcire il pan di spagna con la panna montata dei sogni e le mandorle profumate dei ricordi."

Claudia Cannella, Hystrio

 

Venerdì 3 dicembre 2010 ore 21.15

LA CASA DEI RACCONTI

Il venditore di caldarroste

di e con Duccio Camerini, Alfonso Sessa

 

 

Ascolterete il racconto di un’epoca passata… le avventure di una compagnia di comici italiani con le loro maschere che partono da Napoli poi salgono a Roma, Bologna, Venezia, e infine arrivano a… Parigi, alla corte di Luigi XIV, il “re Sole”.

Una storia semiseria che indaga su come la cultura italiana abbia in qualche modo collaborato all' “invenzione” del più grande drammaturgo francese. Sì, avete capito bene, proprio il grande Molière.

Il testo racconta infatti dell' amicizia tra Molière e il suo maestro "immaginario", Tiberio Fiorilli, il grande comico italiano del seicento, e come questa condivisione umana ha forse portato alla crescita e all'affermazione del massimo genio del teatro francese.

"Pensiamo ad un teatro che abbia il coraggio di rinunciare alle convenzioni che lo attanagliano fingendo di nutrirlo. Pensiamo ad un teatro spogliato, che parli alla vita. Pensiamo ad un’arte giovane, per molti versi ancora sconosciuta, che accade soprattutto nella mente dello spettatore, e che condividiamo con gli sconosciuti che vengono a trovarci in teatro, un certo irripetibile giorno."

Francesca Zanni & Duccio Camerini

Venerdì 14 gennaio 2011 ore 21.15

RAVENNA TEATRO

Rumore di acque

 

di Marco Martinelli, Ermanna Montanari

con Alessandro Renda

musiche originali dal vivo Fratelli Mancuso

 

Si può continuare a ignorare che il Mediterraneo ha risucchiato centinai di naufraghi in fuga da paesi squassati dalla guerra, cercando un improbabile benessere al di là del mare? E’ una colpa cercare di sottrarsi a un destino disperato?

Al centro dello spettacolo sta l’inquietante figura del Generale dagli occhi demoniaci, unico abitante di un'isoletta tra l'Europa e l'Africa, deputato da un fantomatico Ministro dell’Inferno a stilare il computo dei morti e dei dispersi in mare.

Nella sua divisa d’ordinanza, tempestata di medaglie, Alessandro Renda è estremamente convincente nel ruolo di colui che effettua l’accoglienza dei rifiutati. Con la voce metallica, quasi di un robot disumanizzato, associa numeri a soggetti. Così riaffiorano dai flutti, evocati dalla memoria, singole tragedie personali. Per ogni numero ridotto a pura statistica, risuona pietosamente la campana a morto dei Fratelli Mancuso, la cui musica funge da cassa di risonanza della disperazione di ogni singolo dramma.

" Un atto teatrale da togliere il respiro che sbatte davanti alle nostre tranquille e ben pasciute coscienze il dramma della vita esclusa e negata."

Walter Porcedda, La Nuova Sardegna

"Sono convinto che il teatro non salverà o cambierà il mondo, ma se sentite il nome di questo spettacolo dalle vostre parti andatelo a vedere. E se sentite montarvi la rabbia dentro, lasciate che monti."

Phederpher, versieversacci.splinder.com

Sabato 5 febbraio 2011 ore 21.15

TEATRIALCHEMICI

Desideranza

menzione speciale Premio Scenario 2007

di e con Ugo Giacomazzi e Luigi Di Gangi


In un desolato paese della Sicilia, nel giorno di Sant’Antonio due fratelli salgono fino alla stanza soprasopra. Pino, primo fratello, e Sergio, handicappato, mezzo cervello, fardello più che fratello.
La giornata di Sant’Antonio è giorno di liberazione, di volo. I due fratelli, dopo essersi liberati dalla madre, sognano di arrivare dritti nella casa dell’Orsa Maggiore, su nel cielo. Ma serve un ultimo gesto: estremo, calcolato e spettacolare, da compiere proprio mentre la processione con la banda e la statua del Santo passano sotto la loro finestra: “Sergio, tudei io e tu veri femus!”.

In scena basta una tenda a fiorellini. L’intensa interpretazione dei due attori è sufficiente a creare attorno a quel lembo di stoffa non solo tutta la casa ma il paese intero, con il buio, i vizi e le superstizioni.
Uno spettacolo semplice, generoso e lancinante, che ha ottenuto una segnalazione speciale al Premio Scenario 2007 poiché “magistralmente scritto e magistralmente interpretato”.

 

"Per la forza poetica e l’energia implacabile con cui i due attori rappresentano un dramma famigliare orribile e attraente, consumato nella chiusura e nella solitudine, fra fantasmi insepolti e angherie quotidiane, in un sud che mescola religione e superstizione, amore e violenza, esterni assolati e interni vischiosi, dove la malattia è destino e la libertà è un sogno da lanciare nel vuoto […]"

Menzione speciale Premio Scenario 2007, Motivazioni della Giuria

Martedì 8 marzo 2011 ore 21.15

FONTEMAGGIORE

Regine

storie di birra, rabbia e amore

tratto dal romanzo di Elke Naters

di e con Valentina Renzulli, Beatrice Ripoli

 

Due amiche di Berlino, prendendo alternativamente la parola, in un doppio monologo, disegnano la cronaca delle loro giornate e delle loro serate, tra vodka e birra, sniffate di cocaina, insicurezze, nuovi tagli di capelli per tirarsi su il morale: fondamentali banalità capaci di condizionare l'umore di una giornata, di rovinare una serata o di regalare una sensazione di benessere, assolutamente reversibile. Tra le cose grandi e quelle piccole è abolita ogni gerarchia: accanto alla vita giusta, all'uomo giusto, ci sono anche i pantaloni giusti, gli occhiali di Gucci che non ci si può permettere, gli abiti di Helmuth Lang e quelli a buon mercato, l’ossessione per le scarpe.

Un alto grado di incomunicabilità tra le protagoniste, a dispetto della loro dichiarata profonda amicizia. Sono figlie della città e della cultura in cui vivono: i loro interessi, che possono apparire superficiali ad un primo approccio rivelano il malessere di una condizione anelata e ripudiata a un tempo.

"(…) In "Regine" l'approccio delle registe è stato definito cinematografico, tanto da ricordare la serie "Sex and the City" nel tema e nelle sequenze, in un gioco condotto con consapevolezza con punte di ironia e una sincera analisi degli eccessi e dei difetti della donna d'oggi tra il reale e il sogno."

Sabrina Busiri Vici - Corriere dell’Umbria

Venerdì 25 marzo 2011 ore 21.15

LA PICCIONAIA

Sogno di una notte di mezza estate
di William Shakespeare

regia Carlo Presotto, Ketti Grunchi
con Marco Artusi, Evarossella Biolo, Pierangelo Bordignon, Matteo Cremon, Serena De Blasio, Gianluigi (Igi) Meggiorin, Beatrice Niero

Un gruppo di sette artisti eccentrici, ognuno con il suo particolare sapere scenico, intraprende un viaggio nella magia di una tra le grandi macchine teatrali shakespeariane: il celeberrimo Sogno di una notte di mezza estate.

Un grande racconto fantastico sulla realtà e l'illusione, in cui la leggerezza del gioco apre inaspettati squarci di verità, attraverso i quali gli spettatori possono riflettersi nei personaggi.
Lo spettacolo rappresenta un'assoluta novità all'interno del progetto artistico de La Piccionaia.

L'esperienza di lavoro dei due registi si incontra con un gruppo di giovani attori assolutamente inedito: artisti di strada, clowns, musicisti, danzatori e narratori, abituati a tenere il palcoscenico nelle situazioni più disparate, si ritrovano a costruire un mosaico di stili diversi, un vero e proprio varietà teatrale di cui lo spettatore, adulto o bambino, esperto o neofita, diventa l'ospite privilegiato.

"Un succedersi di scene, scandito da un misto di danze che rievocano arti ancestrali, musiche e suoni, alternate a momenti di poesia e di comicità, il tutto orchestrato con arguzia, grazie ad una regia attenta. Commedia non facile da interpretare e gestire, bravi tutti! Spettacolo da gustare, di quelli che possono avvicinare i nostri giovani al teatro."
Il Vicenza, Roberto Giglio

 

Alcuni suggerimenti su dove dormire nei dintorni della medievale città di Trevi:

Piscina e Ristorante Agriturismo CH. Clitunno:
a 10 minuti di auto dal teatro, appartamenti con camino, camere e suite, ottimo ristorante interno

Agriturismo Ristorante - La Dimora di Campagna
eleganti ed essenziali mini appartamenti, ristorante con prodotti tipici locali quali tartufo e prelibatezze particolari quali carne con salsa alla liquirizia etc

Agriturismo Benessere Country House a Trevi - Trevi

Romantico agriturismo con centro benessere ad uso esclusivo per concedersi un rilassante weekend, ristorante interno




Fonte: http://www.allwebitaly.it/agriturismi-hotel/foligno