Tempi duri per il calcio italiano. Confidando che la nazionale azzurra di Antonio Conte ci possa dare delle soddisfazioni nell'Europeo francese del prossimo giugno al momento il pallone nostrano non se la passa bene, ne dentro ne fuori dal campo di calcio. Parlando di calcio giocato infatti in Europa, complice anche un sorteggio molto proibitivo, si rischia una disfatta dopo che eravamo riusciti a far passare tutte le squadre dalla fase a gironi della Champions League e della Europa League, eccezion fatta per la Sampdoria che non ha superato i preliminari della ex Coppa Uefa. In Europa League infatti solo Lazio è riuscita a dapprodare agli ottavi, con Fiorentina e Napoli eliminati rispettivamente da Tottenham e Villareal. Rischia di andare addirittura peggio in Champions League, dove a Roma e Juventus servirà un mezzo miracolo per ribaltare il risultato del match d'andata e passare il turno. Un peccato questo perchè si stava avvicinando sempre più il sorpasso all'Inghilterra nella classifica del Ranking Uefa, che vale un posto in più in Champions League. Ma se sul campo il piatto piange lo è ancor di più fuori.

Spettatori, un calo drastico

Come evidenzia uno studio di Calcio e Finanza l'emorragia di presenza negli stadi italiani sembra non avere fine. Negli ultimi anni infatti sono migliaia e migliaia i tifosi che non si recano più a vedere le partite dal vivo, facendo crollare anche il numero degli abbonamenti. A Roma in questa stagione l'Olimpico è quasi sempre vuoto, sia per lo sciopero delle tifoserie di Roma e Lazio contro le nuove misure sicurezza adottate nell'impianto, sia perchè molti appassionati il fine settimana preferiscono di gran lunga farsi un giro in centro o su un barcone su Tevere piuttosto che andare alla partita. Ma se questo  fenomeno finora riguardava gli stadi adesso c'è un progressivo abbandono anche delle tv. In pratica gli italiani si stanno stufando non del calcio, ma di quello italiano. Lo studio infatti evidenzia come crescano i dati auditel delle partite estere trasmesse dai nostri canali, sia satellitari che digitali, mentre calano quelli della nostra Serie A. I motivi è che i tifosi italiani hanno sempre meno fiducia nel prodotto calcio italiano, giudicato compromesso da scandali come il calcio scommesse e il fallimenti del Parma, quindi il problema sarebbe un generale malcontento verso chi gestisce il nostro pallone. Dati e motivazioni che dovrebbero far riflettere i vertici del nostro calcio, ma che al momento a riguardo appaiono abbastanza sordi.