Finita, o quasi, la battaglia a Aleppo con una schiacciante vittoria delle truppe del presidente siriano Bashar al Assad, la prossima tappa delle forze lealiste e dei loro alleati russi, "è Idlib",...

Estero postato da thebirdnews || 7 anni fa

Finita, o quasi, la battaglia a Aleppo con una schiacciante vittoria delle truppe del presidente siriano Bashar al Assad, la prossima tappa delle forze lealiste e dei loro alleati russi, "è Idlib", provincia nel nord-ovest del Paese controllata da un'alleanza di ribelli jihadisti dominata dal Jabhat Fath al Sham; ovvero l'ex Fronte al Nusra, filiale siriana di al Qaida. E' quanto ammettono oggi diversi politici arabi ostili al regime di Assad, in particolare il leader durso libanese Walid Jumblat, come riporta stamane il quotidiano libanese Assafir.

Intanto i bombardamenti sui quartieri assediati in Aleppo, come ha dichiarato oggi il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ad Amburgo, continueranno finché vi saranno "banditi" da eliminare. Proprio ieri, il capo della diplomazia del aveva annunciato una sospensione dei raid per permettere ai civili di uscire dalle zone controllate ancora dai ribelli, nella parte Est della città. Stamane il Centro Russo per la Riconciliazione ha reso noto che nelle ultime 24 ore 8.461 persone sono state portate fuori dai quartieri di Aleppo Est ancora controllati dagli insorti, tra questi 2.934 bambini.

Dei 90mila chilometri che controllavano appena due settimana fa quando è iniziata l'ultima offensiva dei governativi, i ribelli controllano ormai un area non più grande di "10 chilometri quadrati", come scrive Assafir. Il punto è che Due giorni un "Consiglio del Comando di Aleppo", a nome di alcune fazioni ribelli aveva chiesto un cessate-il-fuoco umanitario per negoziare la loro evacuazione verso il nord della provincia di Aleppo invece che Idlib, ritenuta "non più sicura".

E' proprio dove 'sistemare' i ribelli che vogliono arrendersi ad essere il principale nodo che sta ritardando una vittoria ormai conclamata da parte dei governativi. Così conclamata che si comincia a parlare di "preparativi" per una imminente "discorso della vittoria" da parte del presidente Assad da Aleppo, come scrive oggi il quotidiano panarabo al Hayat. Un problema non di poco conto perché il regime vuole inviare proprio ad Idlib, gli insorti di Aleppo come ha fatto in passato con quelli ad Homs, Hama e nella provincia di Damasco. Lo vuole per due motivi ritenuti fondamentali per la vittoria finale: ad Idlib si concentra ormai il grosso dell'opposizione ma essendo quest'ultima sostanzialmente guidata dai qaidisti dell'ex Fronte al Nusra, Damasco e l'alleato russo possono sempre giustificare i loro bombardamenti con il pretesto di eliminare i "terroristi"; esattamente come hanno fatto ad Aleppo. Il secondo motivo è il timore di Assad che, una volta raggiunta la parte settentrionale della provincia di Aleppo, gli insorti usciti potrebbero ingrossare le file dei ribelli filo-turchi nel Nord del Paese. Insomma Il regime non vuole avere due fronti, uno a ovest (Idlib) e l'altro a est (Nord Provincia di Aleppo) con cui fare i conti nella prossima fase.

Fonte: http://thebird.altervista.org/siria-battaglia-di-aleppo-alle-ultime-battute-idlib-prossima-tappa-di-assad/